Ma secondo voi quando vi comprate un sugo pronto con su scritto “prodotto in Italia” o “Made in Italy”, dentro cosa c’è?
Perché se è MADE IN ITALY vien da pensare che dentro ci siano pomodori italiani. E invece non è così! Perché per diventare Made in Italy, per la legge italiana, basta che la lavorazione sostanziale sia fatta in Italia. E “sostanziale”, sostanzialmente, non vuol dire nulla! Abbiamo scoperto che potremmo comprarci un sugo pronto fatto con il 100% di pomodoro cinese, ma con su scritto “Made in Italy”. E visto che i controlli in dogana sono pochi e le leggi su metalli pesanti e fitofarmaci sono molto diverse tra i vari paesi del mondo, rischiamo di mangiarci una marea di schifezze senza neanche saperlo. Chiediamo che su TUTTI i prodotti alimentari inscatolati venga dichiarata la provenienza degli ingredienti, come si fa per l’olio extravergine di oliva e pochissimi altri alimenti inscatolati, per cui bisogna scrivere la provenienza: Italia, UE, extra UE. Poi sarà il consumatore a decidere.
Le Iene – Italia
TUMORE ALLA MAMMELLA
Breast Unit è una struttura multidisciplinare che riunisce tutti gli operatori sanitari coinvolti nella diagnosi e cura del tumore della mammella. La terapia del tumore della mammella non è più soltanto chirurgica, ma si avvale di terapie di tipo medico (chemioterapia, ormonoterapia) e radioterapia. Essendo una malattia che modifica l’aspetto della donna, si cerca di salvaguardare l’estetica utilizzando tecniche di chirurgia plastica e ricostruttiva. Il tipo istologico del tumore condiziona la scelta terapeutica.
Ecco perché è obbligatorio che dal primo gennaio 2016, secondo le direttive Europee, le donne affette da carcinoma della mammella siano trattate nelle Breast Unit. Soltanto chi ha la giusta esperienza professionale e chirurgica può operare le donne con carcinoma della mammella.
Ormai ovunque il tumore della mammella è curato solo nelle Breast Unit. Eppure a Sassari questa struttura ancora non esiste. La mia speranza è che con questa petizione si riesca a far sentire la voce delle donne, impedendo alla vergognosa politica sarda di continuare a lavorare nel completo disinteresse delle persone. La Breast Unit consente di valutare la donna col tumore della mammella in modo multidisciplinare. Si fanno degli incontri settimanali dove il radiologo, il chirurgo, l’oncologo, il chirurgo plastico, l’anatomo patologo, il medico nucleare e lo psicologo valutano insieme i vari casi clinici, e decidono quale sia il trattamento più giusto per ogni donna. Attualmente di solito è il chirurgo che deve contattare separatamente gli altri colleghi per discutere i vari casi con grande dispendio di tempo e di energie. Non esistono posti letto dedicati, non esistono sedute operatorie dedicate. Aiutateci a garantire alle donne di Sassari e del Nord Sardegna il trattamento migliore! Facciamo nascere anche Sassari la Breast Unit! Firma la petizione su change.org