Virgilio e la città in bottiglia
I napoletani antichi erano convinti che il poeta Virgilio fosse un gran mago, e una leggenda racconta che a fondare la città sia stato proprio lui. Per renderla inespugnabile aveva fatto una curiosa magia: in qualche parte di Napoli era nascosta una perfetta riproduzione della città e delle sue mura, tanto piccola da poter stare dentro una bottiglia di vetro dal collo strettissimo. Il talismano avrebbe dovuto proteggere Napoli in eterno, ma i soldati dell’imperatore tedesco trovarono la bottiglia e la ruppero, cosi l’incantesimo si spezzò e la città (quella vera) fu presa e saccheggiata.
Le magie di Virgilio
Sempre a proposito delle magie che Virgilio fece per Napoli, secondo la leggenda il poeta-mago creò una mosca di bronzo capace di scacciare tutte le mosche, più un pesciolino che attirava milioni di pesci nelle reti, e un macello dove la carne restava fresca per sei settimane. E poi riuscì ad allontanare i serpenti dalla città e costruì la statua in bronzo di un arciere che puntava la freccia incoccata verso il Vesuvio. In questo modo il vulcano se ne stava buono buono, ma poi un contadino fece partire la freccia, che finì sull’orlo del Vesuvio e provocò un’eruzione.