Lavora da anni nel mondo della moda come modella e content creator, ma oltre ad essere bella è anche brava, intraprendente e determinata: Veronica Lorini è nata e cresciuta a Verona, “la patria dell’amore per eccellenza”, e il suo colpo di fulmine è scattato con la moda, la fotografia, il gusto del bello. Ma non si è fermata qui: ha studiato ed è laureata in comunicazione, recentemente ha conseguito il tesserino per stampa estera in quanto giornalista.
Com’è nata la tua avventura fotografica?
Il tutto è iniziato da giovanissima. Sin da subito mi sono trovata a mio agio di fronte all’obiettivo e nella mia pelle. Grazie ai social e al passaparola i contatti e le proposte lavorative sono aumentati sino a tramutarsi in una professione vera e propria. Ho avuto bellissime opportunità sia a livello personale che artistico, la possibilità di viaggiare approcciarmi a culture e ad una moltitudine di persone mi ha consentito di crescere, migliorarmi e smussare alcuni angoli più scomodi del mio carattere. E’ un lavoro in cui ti poni in discussione, impari ad accettare e ad apprezzare anche i difetti, senza cui non ci sarebbe unicità.
Come, e perché, si intraprende questo percorso?
Credo non ci sia mai stata una vocazione vera e propria ma è stata una conseguenza naturale. Mi occupo personalmente dei miei social e seleziono i contenuti che possano in qualche modo apportare un valore. Mi piace interagire con il pubblico e capire cosa apprezzano o cosa suscita curiosità.
Ed infatti non hai mai smesso di metterti in gioco…
Le paure vanno affrontate, altrimenti saranno loro a mangiarci. Ci sono state, come la sensazione di non sentirsi all’altezza. Sono sempre stata ancorata in ciò che sono e nei miei principi. In avvenenze scomode, in cui le condizioni non erano consone me ne sono andata. Semplice ed indolore. Secondo me i momenti più sorprendenti sono quando si nota la propria immagine su un giornale o un cartellone pubblicitario, come accaduto per “Acqua Lete”. Mi sorprende ancora.
Cos’è diventata per te, oggi, la fotografia?
La fotografica è un’arte. Può essere utilizzata come mediatrice di emozioni e toccare l’anima, in altri casi commercializzata a scopi lavorativi. Mi piace ancora essere fotografata, è un modo per assumere sembianze non tue, uscire dall’ordinario, riuscire a trasmettere e far arrivare un’emozione negli occhi di chi guarda. Mi piace mettermi in discussione!
Che ragazza sei nel quotidiano?
Sono esibizionista il giusto, gli occhi addosso non mi disturbano. Mi piace l’eleganza e la femminilità. Curo il mio aspetto fisico se pur naturale. Credo mi differenzi proprio questo. Il non seguire le mode ma stare bene nei propri panni senza cercare ostentatamente l’attenzione.
Che rapporto hai col mondo dei social?
Ho un buon rapporto con i social, costante se pur non ossessivo. Credo che se utilizzati con buone finalità abbiano un potenziale davvero notevole. Mi piace condividere sia il mio quotidiano che la mia sfera lavorativa. All’interno dei miei profili è possibile intravedere sia gli scatti più strutturati e posati come backstage, scorci delle mie passioni e magari anche qualche consiglio utile, specialmente per le ragazze più giovani che si affacciano a questo “mondo”.
Attraverso i social, quale immagine vuoi veicolare?
Spero di veicolare un’immagine similare alla mia vera essenza. Per quanto frammentaria possa essere una pagina social mi piace trasmettere autenticità, eleganza e perché no? Un po’ di buon gusto. Mi infastidisce la standardizzazione delle mode e dei canoni imposti dalla società che mina in particolar moda la sicurezza personale, soprattutto quella femminile. Considero avventato il giudizio in mancanza di elementi concreti e reali. Però si sa, nel momento in cui ci si espone è naturale suscitare reazioni sia positive che negative. Colgo il buono e ringrazio per essere apprezzata.
CONTATTI www.instagram.com/veronica.lorini