Valentina Rota è modella con sindrome di Down che ha rappresentato l’AIPD alla #BodyPositiveCatwalk.
Valentina, 25 anni, è nata con la sindrome di Down e Domenica è stata protagonista insieme alla sottoscritta ed altre venti WARRIORS del Flash Mob @BodyPositiveCatwalk svoltosi in Duomo a Milano. Qui ci siamo “Spogliate dai Pregiudizi”, per dimostrare che tutte le donne, di ogni altezza o taglia possono sentirsi bene nella propria pelle e creare qualcosa di straordinario della propria vita. Questo è quello Valentina fa ogni giorno, lei è la nostra WONDER WOMAN. Ho conosciuto Valentina contattando l’AIPD Associazione Italiana Persone Down con sede a Roma e successivamente la sede di Bergamo. A loro ho presentato il progetto di quello che stavo organizzando per Domenica 25 Febbraio in Piazza Duomo, ovvero raggruppare un gruppo di Donne Guerriere che si mettessero in gioco per dimostrare che la bellezza ha diverse sfaccettature. Entro poche ore mi hanno fatto sapere che potevano presentarmi la ragazza perfetta, che sarebbe stata la portavoce della loro associazione diventando la modella con sindrome di Down per la @BodyPositiveCatwalk .
Si tratta di Valentina Rota, che come mi racconta la sua meravigliosa mamma, Orietta “Già nel pancione era una guerriera”. A 12 settimane Orietta ebbe una minaccia d’aborto che la costrinse a riposo per tutta la gravidanza. Quando Valentina nacque la ricoverarono subito in patologia neonatale a causa di una grave cardiopatia associata alla sindrome di Down.
Restò in ospedale per un mese prima di poterla portare a casa. Venne operata a 4 mesi e rimase in cardiochirurgia un altro mese, così per i primi tre anni di vita. Sono le patologie mediche correlate alla sindrome di Down il problema, infatti oltre alla cardiopatia Valentina soffre di un deficit immunitario, ipotiroidismo, bronchiti e broncopolmoniti, laringospasmo, problemi ortopedici, visivi e scheletrico-muscolari e proprio a causa di ciò non si è potuta spogliare Domenica in Duomo, il freddo le avrebbe fatto troppo male.
A soli sette mesi inizia con la fisioterapia per contrastare l’ipotonia muscolare e poco dopo con la terapia psicomotricita e logopedica. Oltre alle classiche tecniche di riabilitazione, Orietta, decide di farle frequentare privatamente: acquaticità, musicoterapia, ippoterapia e visti i risultati è stata un’ottima idea! Infatti noi ora capisco perchè Valentina ha un fisico pazzesco e muscoloso, pratica tantissimo sport: nuoto a livello agonistico, judo e danza da ben cinque anni grazie ad una cara amica che l’accoglie nella sua scuola senza problemi.
Il nuoto, iniziato a 11 mesi, resta lo sport per eccellenza. Da tre anni milita nei promozionali della Phb (Polisportiva Handicap Bergamasca Onlus) partecipando al circuito Fisdir (Federazione Italiana Sport Disabili Intellettivi Relazionali) a livello nazionale. Ha partecipato alle Nazionali di Poggibonsi nel 2016, di Portici nel 2017 e quest’anno durante il mese di Maggio sarà a Salerno. Nell’Agosto scorso si è cimentata pure nel nuoto sincronizzato, con la società Bergamo tuffi.
Dal 2006 frequentata i corsi di AIPD Bergamo Onlus finalizzati all’autonomia personale e sociale. Attualmente frequenta il corso di “Affettività e Sessualità” in coppia con il suo adorato Nicola.
La sua determinazione la caratterizza in ogni ambito tant’è che anche a scuola ottiene risultati ragguardevoli, conseguendo una valutazione di 87/100 agli esami di maturità.
Nel corso degli anni, grazie anche agli “Angeli” che ha incontrato sul suo cammino, Valentina ha vissuto esperienze memorabili: un pomeriggio in uno studio fotografico con Samuele Bersani per realizzare la foto che è stata inserita in un ricettario di AIPD Roma allegato a TV Sorrisi e canzoni. Un tirocinio lavorativo presso i giardini del Quirinale e l’incontro con l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ha partecipato a tutte le gite scolastiche comprese Londra e Palermo durate 5 giorni l’una. Valentina ha persino fatto affrontare la paura dei luoghi chiusi a sua madre, Orietta, trascinandola nella grotta Europa in Valle Imagna, attraverso un cunicolo strettissimo lungo 17 metri, lei che non prende nemmeno l’ascensore!
Ed ora ha fatto anche questo, è stata la modella con sindrome di Down rappresentante dell’AIPD alla #BodyPositiveCatwalk.
Non la ferma nessuno quando si prefigge un obiettivo e vive la sua vita con entusiasmo e tenacia. Valentina è un’autentica maestra di vita per tutti noi e per coloro che l’hanno conosciuta. “Non posso fare altro che amarla e ringraziare il buon Dio per un dono così grande” dice Orietta, mamma di Valentina ed altre due splendide figlie, moglie attenta e donna tutto fare , anch’essa una super eroina! Ringrazio Valentina per la forza avuta Domenica. Orietta e la famiglia per essere stati presenti ed aver trovato il tempo di incastrare tutti gli impegni. Anna Contardi, coordinatrice nazionale dell‘Associazione Italiana Persone Down per aver appoggiato il progetto. Stefania Roncalli, responsabile dell’area educativa AIPD Bergamo, per avermi fatto da tramite con Valentina e l’energia positiva trasmessami.
foto realizzate da Mattia Abbiati
durante la nostra Milano Fashion Week.
Un grande Abbraccio,
Laura
Questa è la testimonianza che Stefano ha portato sul mio profilo e, con il suo consenso, voglio condividerla… c’è SPERANZA!
Salve Orietta, sono Stefano, presidente dell’Associazione ETICA, una Onlus qui di Almenno SB che coordina progetti umanitari a favore di bambini in Brasile da venti anni. Leggendo tra le notifiche mi sono imbattuto su questo suo post. Le voglio raccontare la storia di Davi, uno dei ragazzi con sindrome di Down che abbiamo assistito nei nostri progetti. Davi aveva la leucemia ed era arrivato bambino nel gruppo che sosteniamo. Era il primo ragazzo con sindrome di Down nel gruppo; non le nascondo che con i volontari si era un po’ in difficoltà poiché, essendo il primo con sindrome di Down, non sapevamo come e quando avremmo fatto le inesorabili e terribili gaffes, tipiche di chi è alle prime armi in certe situazioni. Bene, Davi sempre presente a tutte le attività, oltre ad avere un carattere meraviglioso era il più in gamba del suo gruppo. Non uso questo termine per definire un po’ entusiasticamente uno che si sforzava e faceva del suo meglio…voglio proprio dire che aveva una marcia in più su tutto. Un ragazzino VERAMENTE avanti rispetto agli altri. Non le sto a raccontare come ha affrontato la malattia: con uno stoicismo e una mancanza di autocommiserazione che ho visto in pochi altri. Uso il tempo imperfetto parlando di lui per un ottimo motivo: Davi è guarito dalla sua leucemia e oggi lavora alla reception di una ditta, a Fortaleza. E’ uscito definitivamente dal rischio di vita e oggi conduce la sua vita, serenamente. Questo per dire a me stesso, più che a voi che leggete (e soprattutto a lei Orietta che ne sa più di tantissimi) che anche io ho vinto i miei stupidi schemini nella testa. Davi mi ha insegnato che ci sono mille apparenze, mille linguaggi ma un solo filo conduttore che ci lega o ci separa inesorabilmente: la dignità. Chi augura che i Davi sparsi nel mondo non meritino di vivere o siano un impiccio è semplicemente un poveraccio, nel senso peggiore del termine. Un saluto a Valentina
Stefano