I cartoni animati dell’Uomo Tigre sono stati trasmessi per la prima volta in Italia su Rete 4 nel 1982 e in seguito su diverse emittenti private regionali. La prima serie ha inizio in Giappone nel 1969 ed è stata prodotta dalla Toei Animation. Tratto dal manga di Ikki Kajiwara (storia) e Naoki Tsuji (disegni), i cartoni animati dell’Uomo Tigre si dividono in 105 episodi sceneggiati da Massaki Tsuji, per la regia di Takeshi Tamiya e i disegni di Keiichiro Kimura. Da ricordare la sigla italiana “L’Uomo Tigre” cantata da Riccardo Zara e I Cavalieri del Re. Per la violenza delle immagini, questo cartone animato è certamente sconsigliato ai più piccoli, anche se esiste un forte richiamo ai valori universali come la solidarietà agli emarginati, l’amicizia e la lealtà sportiva.
La storia dell’Uomo Tigre è quella di Naoto Date, un orfano cresciuto nell’istituto “Chibikko House”, che con l’inganno viene preso da una organizzazione malavitosa chiamata “ La Tana delle Tigri”. Il loro scopo è quello di addestrare i ragazzi alla lotta libera e al wrestling, con dei metodi crudeli e cinici allo scopo di renderli così feroci da poter guadagnare sulle loro vittorie nei vari combattimenti. Gli allenamenti sono delle vere e proprie torture, con lotte all’ultimo sangue e combattimenti contro animali feroci, in modo che possa emergere il vero campione, per “selezione naturale”. Naoto Date riesce a superare tutte le tremende prove e diventa il primo lottatore della “Tana delle Tigri”.
Per nascondere la sua vera identità durante i combattimenti si nasconde il volto con una maschera di Tigre e si fa chiamare “Tigerman”, L’Uomo Tigre. Inizialmente l’Uomo Tigre è molto crudele nei suoi combattimenti e nella violenza riversa tutta la sua rabbia e le sue frustrazioni legate al suo passato, al punto da essere soprannominato “il diavolo giallo”, dal pubblico che lo detesta, ma presto ci sarà un’episodio che cambierà i suoi atteggiamenti. Un giorno si reca presso l’orfanotrofio dove è cresciuto e conosce il piccolo Kenta, un bambino scontroso e ribelle, suo ammiratore che gli ricorda la sua triste infanzia e rivede se stesso alla sua età. Così decide di rinnegare la Tana delle Tigri e devolvere l’incasso delle vincite in favore dell’orfanotrofio, al fine di rendere una vita più dignitosa ai bambini dell’istituto e in questo viene sostenuto anche da Ruriko, una sua amica d’infanzia che gestisce la casa degli orfani insieme a Wakatsuki. I lottatori della Tana delle Tigri, consideratolo un traditore, vogliono la sua morte pertanto dovrà affrontarli sul ring nel corso delle varie puntate. I lottatori saranno selezionati e addestrati dal terribile Mister X, un individuo spregevole e vigliacco. Gli avversari che incontrerà l’Uomo Tigre saranno uno più tremendo dell’altro come l’Uomo Gorilla, un uomo cresciuto allo stato selvaggio come una belva e dotato di una forza mostruosa. Maschera d’oro, dotato di una maschera che emette delle radiazioni in grado di accecare il suoi avversari. Dracula che come il noto vampiro, succhiava il sangue dei suoi avversari con terribili morsi. Re Leone il lottatore più forte, Kamikaze l’esperto di arti marziali, Yeti l’uomo delle nevi e tanti altri. Dopo aver eliminato tutti questi avversari, l’Uomo Tigre dovrà vedersela con gli stessi capi e maestri della Tana delle Tigri, quali Grossa Tigre, Tigre Nera e Re Tigre ed infine contro Mistero Nero, il più potente di tutti, contro il quale darà sfogo a tutta la sua rabbia. All’interno dell’organizzazione della Tana delle Tigri, Naoto incontrerà anche persone leali e sincere come il lottatore Daigo Daimon sopranominato Mister Fudo, che sarà diposto a tutto pur di aiutare il suo amico, ma purtroppo morirà in combattimento contro la Tigre Nera. Anche Ken Takaoka, il Demone Giallo diventerà amico fraterno dell’Uomo Tigre, non prima di averlo odiato in quanto accusato da Mister X di essere l’assassino di sua madre. Capito l’inganno Ken si schiera dalla parte di Naoto.
Visto il grande successo nel 1981 è stata realizzata anche la seconda serie, divisa in 33 puntate all’interno della quale ci saranno diversi cambiamenti a partire dai disegni, più curati e molto meno stilizzati della precedente versione. Al posto della Tana delle Tigri troviamo un’altra organizzazione criminale chiamata “Federazione Spaziale” con a capo il ricco petroliere arabo Hassan, il cui scopo è quello di distruggere la Federazione di wrestling NJPW (New Japan Pro Wrestling, federazione realmente esistita, fondata da Antonio Inoki nel 1972). Ad indossare gli abiti dell’Uomo Tigre questa volta non è pù Naoto Date, ma Tommy Haku (Tatsuo Aku nell’originale giapponese) un giornalista cresciuto anche lui presso lo stesso orfanotrofio del suo predecessore e anch’egli addestrato presso la Tana delle Tigri. Tommy farà di tutto per nascondere la sua vera identità ai suoi colleghi giornalisti. Fra i vari avversari che il nuovo Uomo Tigre affronterà ricordiamo gli Sparvieri, che combattono con dei rapaci addestrati, così come i British Bulldogs che combattono con i cani. La cosa che caratterizza questa serie è la comparsa di atleti del wrestling e di altri sport realmente esistiti come Hulk Hogan, The Butcher, Andrè The Giant, Tatsumi Fujinami e lo stesso Antonio Inoki. Negli ultimi episodi a combattere ci saranno anche delle figure femminili, come Rita ispirata a figure del catch giapponese come quelle di Madusa, Leilani Kai, Fabolous Moolah e Mae Young. Anche nel wrestling reale ci sono state parecchi atleti che si sono ispirati alla figura dell’Uomo Tigre, primo fra tutti Satoru Sayama, meglio noto come Tiger Musk, che decise di indossare questa maschera dopo aver vinto il combattimento contro il campione Dynamite Kid.