Sta dilagando in molte località la simpatica iniziativa ”Un sasso per un sorriso”. Lanciata, pare, sia dalla Svizzera che dalla provincia di Pesaro, fino a dilagare a Ravenna, in diversi paesi del basso e alto Lago di Garda, tra cui Manerba, Moniga, Arco e Toscolano Maderno, dove viene denominata “Le pietre gentili”.
Si tratta di sassi raccolti nelle campagne, in riva ai fiumi, ai laghi (non sulle spiagge) adiacenti, dipinti, soprattutto da bambini, ma anche da qualche adulto. Su questi sassi di varie forme si realizzano disegni colorati e una breve frase gentile: buona giornata, grazie, ti voglio bene…, oppure citazioni famose.
Dietro si può firmare e scrivere “Un sasso per un sorriso” per far capire che aderisce a questa idea. Sassi che poi ognuno posa in angoli del suo paese: muretti, aiole, panchine, ecc, seminascosti, ma dove comunque possano essere trovati, raccolti e fotografati. Chi vuole li può poi postare sull’apposita pagina facebook. Tutti coloro che nelle varie città hanno dato vita a questa iniziativa concordano che, soprattutto in questo difficile periodo, c’è bisogno di gentilezza, di bellezza, di condivisione e questo è un piacevole modo per scambiarsi buoni sentimenti, pur a distanza. Si dice che sarebbe bello fare uno scambio: prendo un sasso e ne lascio un altro, così come si fa nelle Free Library Literary, casette di legno o di altro materiale che negli ultimi anni sono state dislocate in vari punti delle città in tutto il mondo.
Da queste casette, appunto, la regola vuole che chi prende un libro, ne lasci uno, per uno scambio equo. Libro che poi può essere restituito in qualsiasi altra casetta, per far girare la cultura senza confini.
Anche per i sassi, se si manterrà questa regola, si allargherà il raggio in cui viaggeranno, dipinti nelle più svariate maniere, con soggetti altrettanto diversi, con fantasia e voglia di portare messaggi positivi, dai più semplici a quelli più ricercati, ogni “artista” si mette in gioco e si diverte, immaginando che ogni sasso porti un sorriso a chi lo trova.
A me, per esempio, piace scrivere frasi famose sui sassi che raccolgo principalmente sul fiume Chiese, ma non solo, e che regalo ad amiche e persone care in occasioni particolari.
Fotografando questi sassi e postandoli su facebook chissà, alcuni autori si riconosceranno e potranno in seguito magari conoscersi di persona. La regola principale, per fortuna, che gli amministratori hanno ben chiarito in questo gruppo molto numeroso (circa 60.000 persone) è che nessuno può vendere i propri sassi, così com’è giusto che sia. Chissà che anche a Montichiari i genitori aiutino i loro bambini, in questo periodo in cui molte famiglie fanno lunghe camminate nella nostra vastissima campagna, alla ricerca di sassi, per vederli spuntare poi in qualche angolo della città trasformati in messaggi tangibili e benauguranti
Ornella Olfi