Ho avuto il piacere di partecipare a un incontro degli Alcolisti Anonimi nella sede di Montichiari presso l’oratorio di Vighizzolo.
Un esperienza carica di emotività, seduti intorno al tavolo gli Amici dell’A.A. condividevano le loro esperienze con la certezza che non ci sarebbe stato giudizio o condanna.
L’alcolismo è una malattia, non un brutto vizio e come tale può colpire chiunque: uomini, donne e ragazzi, giovani, operai, impiegate, casalinghe e dirigenti, benestanti e poveri, laureati e non.
Pensare all’alcolismo come alla “brutta abitudine” di gente senza ambizioni e senza cultura significa non dare a chi ha questa malattia la possibilità di chiedere aiuto.
Ho ascoltato storie di persone meravigliose che nel momento in cui gli è stato detto nel loro primo incontro in A.A. che non erano sbagliati ma ammalati, hanno iniziato a guardarsi con occhi diversi, a recuperare una dignità che pensavano di non meritare e a compiere il “primo passo”.
Non sono sempre storie di successo, a volte ci si ricade come è successo ad un paio di persone nel periodo del Lockdown, oppure ci si sente che si sta per cadere e allora una telefonata allo sponsor o una seduta nella “stanza” e insieme agli amici si supera e sono altre 24 ore senza bere.
Si perchè il modo per affrontare la guarigione non è quello del: non devo più bere ma non Voglio bere per 24 ore e poi saranno ancora 24 e poi ancora 24.
L’alcolista può essere un vostro genitore, un fratello o una sorella, un fidanzato o una moglie o il vostro collega o datore di lavoro, ricordate sempre che prima di essere un alcolista è una Persona con dubbi, fragilità, paure e che crede di trovare nell’alcool la MEDICINA alle sue difficoltà.
Se siete tra chi alla prima birra ne fa seguire una seconda o una terza tutti i giorni o conoscete qualcuno che per essere “speciale” ha bisogno di avere un bicchiere in mano, come prima cosa non giudicatelo e poi parlategli degli Alcolisti Anonimi;
entrare nella stanza, ascoltare chi sembra raccontare la tua stessa storia può cambiare il percorso di una vita e guarire.
Grazie miei cari e nuovi Amici degli A.A. leggerò con grande attenzione il vostro libro dei 12 passi che mi avete gentilmente donato e incornicerò la preghiera per ricordarmi che non siamo infallibili.
A presto.
Barbara Padovani
Assessore del Comune di Montichiari