Provate a mettere le vostre mani sugli occhi, non si riesce a vedere i volti delle persone, degli amici che abbiamo vicino, non possiamo leggere libri o guardare le stelle. È un buio che non finisce mai. La vita infelice è piena di buio.
Quindi dobbiamo imparare a guardare con lo sguardo tenero, dolce, affettuoso e soprattutto aiutare, tendere la mano a chi è cieco per permettergli di camminare insieme a noi.
E se così è per gli occhi, lo è anche per la bocca. Se la chiudiamo non possiamo parlare, chiedere quello di cui abbiamo bisogno.
Noi vogliamo vivere nella felicità e per fare questo dobbiamo imparare a dire parole buone: rispondere con amore perchè nell’infelicità non ci possono che essere parole inutili, volgari, odiose e soprattutto offensive.
Ma c’è qualcosa di ancora più importante che il rispondere…. L’ASCOLTARE!!!
Spesso ci tappiamo le orecchie e non sentiamo che ci chiama, chi ci chiede aiuto, chi ci vuole bene… spesso, ed è ancora peggio, le orecchie non sono tappate ma frastornate dal baccano nel quale siamo immersi, un casino tanto assordante che ci ha abituati a parlare a vanvera e soprattutto a non renderci conto che le parole spesso, sono peggio della spada.
Le violenze verbali sono all’ordine del giorno, c’è chi le rifiuta e va avanti, ma c’è anche chi affonda e decide di suicidarsi. Con troppa leggerezza insultiamo, schermiamo, facciamo la voce grossa con chi è più debole e per che cosa? Per avere un like in più fatto tra l’altro da uno che è più deficiente di noi? Oppure per sentirci al centro dell’attenzione di gente ignorante? E’ vero, i gesti d’amore non fanno notizia, danno pochi likes e noi non ci sentiamo appagati. Non perdiamo il senso dei nostri gesti: San Francesco di Sales diceva «Un grammo di buon esempio vale più di un quintale di parole». Non sottovalutiamo il valore dell’esempio perchè ha più forza di mille parole, di migliaia di “likes” o retweets, di mille video su youtube. Con questo non si vuole criticare i social che offrono anche la possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti ma semplicemente dare la giusta importanza alla vita reale che con i nostri piccoli gesti quotidiani può migliorare il comportamento anche di chi ci sta vicino. Mai come oggi abbiamo bisogno di sani e buoni esempi per comprendere nuovamente il confine da dove finisce il bene e dove comincia il male perchè spesso non sappiamo più distinguerli.
Gianluca Boffetti