Una finestra socchiusa, mi annuncia una luce fioca, fredda, frizzantina…
UNA NUOVA ALBA INSOLITA, PURA…
UN’ALBA di maggio, di quelle rosate, pur piovosa, dai cinguettii, insistenti, festosi e mesti…
UN’ALBA, dalla voce del vento innocente, che sussurra ancora nuvole
Ballerine spiegate, come vele di mare…
UN’ALBA, che tace, ai silenzi urlati, impotenti, sgomenti, prodighi di pace e di ardori augurali…
UN’ALBA, assopita, da antiche ardesie, dai profumi di viole e rugose spine, annegate in sogni, dai sospiri. Notturni… UN’ALBA, dalle verdi colline, dalle storie remote, dalle notizie ombrate, intraviste, tra ulivi argentati, mentre mi rivedo, tra viottoli magici, colorati, come arcobaleni, seduta, in riva al mio mare, a salutarti, come un’onda leggera…
UN’ALBA, dagli sguardi sconosciuti, novelli, come un marinaio all’orizzonte…
UN’ALBA, elegante, dalle vele saracene, inquieta, come il mio moto interiore,
fanciulla di bianco, dubbiosa, che annota, anela a momenti, ed attimi di VERA PACE,
mentre ascolto un vento lontano, che disegna fiabeschi scenari.
Tina Giordano