Milioni di “buoni” di tutto il mondo su facebook che tramite i loro profili professano l’amore eterno, l’amicizia profonda, l’educazione per eccellenza e modi di fare esemplari. Buoni sentimenti a gogo senza contare le indignazioni nei confronti dei delinquenti, delle ingiustizie. Sembra di essere in un recinto di serpenti dove anche il più velenoso ed inviperito diventa buono e pronto a farti una carezza appena ti avvicini. Un mondo di buoni sentimenti che francamente c’entra poco con quello reale.
Pensieri che nascono dal fatto che quando ti imbatti in persone che conosci nella vita reale, che ti hanno preso in giro, che si sono comportate in maniera ignobile e le vedi pubblicare citazioni d’amicizia, parole di conforto e quant’altro, ti viene veramente da vomitare.
Mi verrebbe da chiedere a tutti coloro che hanno accettato richieste di amicizia, se si rendono conto di chi hanno scelto come “amico”… ma sono convinto che buona parte di questa gente non ne è a conoscenza e forse non gli interessa neppure saperlo. Diciamo la verità: la parola “amicizia” in facebook suona maledettamente male. Dal vocabolario italiano AMICIZIA significa: Sentimento di affetto, di simpatia, di solidarietà, di stima tra due o più persone, che si traduce in rapporti di dimestichezza e familiarità: amicizia sincera, profonda.
Naturalmente in questo calderone mi ci metto anch’io, visto e considerato che gestisco le pagine di questo giornale ed ho un profilo facebook insieme a mia moglie.
Chiediamoci solo se nella vita reale di tutti i giorni, siamo veramente come cerchiamo di apparire nei nostri profili virtuali o se invece facciamo tutti parte di una grande finzione.
Troppo spesso è con “Facebook” che si influenzano le mode, i comportamenti, i pensieri, ma soprattutto il linguaggio di milioni di adolescenti, i quali sono sempre più vicini al sembrare degli automi, privi di una personalità risoluta, bensì sfumata e indistinta tra la folla. Ma facciamo parte tutti di una società e, che ci piaccia o no, chi ha creato facebook è riuscito a penetrare nella nostra vita privata coinvolgendoci in modo esponenziale tanto da diventare quasi una droga. Basti pensare che se oggi non hai un profilo facebook sei uno “sfigato” o una persona che non sa stare al mondo. Come tutte le cose, se usate con parsimonia non devono per forza essere negative: anche facebook ha i suoi lati positivi ma ne ha molti negativi: uno su tutti è che non sai mai chi c’è dall’altra parte del monitor…
Non è la prima volta che un utente pubblicando frasi e citazioni contro la violenza delle donne, sia poi un assassino e stupratore…
Gianluca Boffetti