Adolescenza bellezza tradita
Scendi di fretta le scale,
con una sigaretta ciondolante,
su labbra rosse di rossetto scadente,
unghie nere pitturate dai corvi,
sguardo sempre basso e sfrontato,
mezza nuda con la borsetta di jeans,
tacchi alti e un sogno infranto,
sussurro di un addio detto a metà,
mentre la strada ti mostra i suoi bagordi,
di una notte che si preannuncia uno schifo,
tra fumi di alcol e corse in auto,
verso una mèta proibita,
fatta di amari perché e calde lacrime.
Una mano accarezza la tua guancia,
di adolescenza come bellezza tradita,
da un corpo che non è più tuo,
alla mercè di ogni scomodo sguardo,
mezza donna e mezza bambina,
le tue bambole hai appena salutato,
per immergerti nel rombo di tuono,
di un cammino spesso in salita,
che ti porterà all’età adulta,
non senza qualche caduta,
magari ti butteranno a terra,
altre volte sarai tu a buttarti,
per non finire sotto un treno,
di una stazione vuota,
tra stridore di gomme sull’asfalto,
che saranno la tua rovina,
dopo aver lasciato indietro la coscienza,
alla fermata appena prima,
con in mano una bandiera bianca di resa,
finalmente sola e immersa nel tuo mondo,
che ha ben poco da offrirti…
e molto da sottrarti.
Laura Casarini