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Tredicesima Margheritina

Tredicesima margheritina. Adamo ed Eva la prima pagina della Bibbia, è la prima perché è la più importante, la più importante perché spiega questa cosa di tutta l’umanità, cioè di ciascuno di noi. La fatica che facciamo ad essere felici. Noi dobbiamo essere felici ma ci roviniamo sempre. La frase che usiamo di più qual è: “Mi va tutto bene, mi succederà qualche cosa” cioè appena siamo felici noi pensiamo che qualcuno là sopra, un sadico Dio che vedendoci felici ci manderà una ….. E quella è l’idea che abbiamo di Dio. L’umanità soffre più del necessario, qualche sofferenza potremo evitarcela. Se l’umanità soffre più del necessario vuol dire che sente il bisogno di soffrire. Se sente il bisogno di soffrire vuol dire che pensa con quella sofferenza li, farla tacere pareggerà il senso di colpa. Ma siccome i sensi di colpa li hanno già i bambini piccoli che non hanno ancora commesso colpe, vuoi vedere che la colpa si è presa dalla nascita? Ma siccome sono le donne che soffrono di più rispetto all’uomo (le donne dicono agli uomini sono tutti egoisti, non è vero, gli uomini sono più generosi delle donne, siamo noi le tremende. Solo che l’uomo dà se stesso con più facilità) dopo una discussione o un litigio il marito dice: “Dai dormiamo adesso che è tardi” lui si gira e dorme tutta notte. La moglie piange tutta notte inviperita con il marito, come si permette di dormire! Ma impariamo dagli uomini che sono più bravi di noi. Noi siamo delle stupide masochiste. Visto che è la donna che soffre di più, sarà stata lei a peccare di più. Infatti è lei che passa la mela. Visto dov’è ambientato il Paradiso terrestre, viene giù anche la mela. Questo è l’antico testamento poi viene il Nuovo Testamento, cioè il Vangelo. La parola Vangelo sapete cosa significa? Buona notizia, qual è questa buona notizia? E’ Gesù che ci dice: “Ve lo do io il permesso di stare bene, voi non siete capaci di darvelo, sono venuto io apposta a darvi il permesso di essere felici, vi cancello la colpa, non avete più bisogno di soffrire per cancellarvi i sensi di colpa”. Il Vangelo è un libro speciale, tenetelo sul comodino, leggetelo a piccole dosi, perché è semplice, ma le cose semplici sono le più difficili come le margherite da capire. Perché battezziamo i bambini appena nati e non aspettiamo i dodici anni come molti ci criticano? La chiesa dice a questo bambino appena nato: “siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre e ti faccio entrare nella grande famiglia della chiesa”. Ma la chiesa dice a questo bambino appena nato un’altra cosa: “tu sei appena nato, io so che dopo un po’ comincerai ad avere dei sensi di colpa, tutti i bambini hanno dei sensi di colpa normali della crescita. Un bambino sente che ci rompe le scatole e ci fa tribulare, ha già dei sensi di colpa normali. Purtroppo noi genitori siamo così bravi ad aumentarli: sei cattivo, disordinato, mi fai tribulare, mi fari ammalare. Allora la chiesa che è saggia dice a questo bambino appena nato: “io ti cancello tutti i tuoi sensi di colpa subito adesso che sei appena nato, non aspetto i diciotto anni perché ne avrai troppi”. Così come lo è la confessione: da quando la gente non va più dal prete a confessarsi, fa il pellegrinaggio dal neurologo, girando psicologi. Va a confessarsi in televisione e va dai maghi e dalle cartomanti, che sicuramente sono molto peggio. Portano a Gesù un cieco dalla nascita che gli fanno questa domanda: “Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori?” Perché c’era questa idiozia degli Ebrei che noi Cristiani abbiamo ereditato, se lui è nato cieco qualcuno ha commesso una colpa e Dio l’ha punito. Noi abbiamo di Dio questa idea stupida, quando ci capita una disgrazia, cosa diciamo? Dio se l’ha prende con me. Cosa ho fatto di male perché Dio mi mandasse questo? Vedete che abbiamo una sofferenza con una colpa, che cosa centra Dio? La bestemmia più grossa è quando diciamo che Dio ci manda la sofferenza. L’80% della nostra sofferenza ce la procuriamo noi senza rendercene conto, il come l’ho già spiegato, quando inconscio e testa non vanno d’accordo. Il vecchio saggio è vecchio perché si permette di invecchiare, chi non è saggio muore giovane. Un restante 20% è dovuto al destino, alla sfortuna, alla vita e poi di qualcosa a un certo punto dovremo pur morire. Se penso che è Dio che mi manda la sofferenza, penso che Dio è ingiusto. E questo contraddice quello in cui credo che Dio sia buono e giusto. E se fosse davvero Dio che ci manda la sofferenza sarebbe stata inutile la croce? Bastava la sofferenza che mi veniva direttamente da Dio. Cosa risponde Gesù a quella domanda terribile? “Non ha peccato ne lui ne i suoi genitori”. Questo è successo perché si manifestasse la gloria di Dio. Gesù ci dice di smetterla di pensare che Dio castiga, punisce, sono venuto io apposta a dirvi un’altra cosa, sono venuto a dirvi che Dio è Padre. Se Dio è Padre come fa a mandarvi la sofferenza? continua-2 Tratto dal Libro di Belotti con commento di Gianluca Boffetti Belotti

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