Era un campione,
Totò Schillaci
venuto da terra lontana
aveva portato all’Italia
onore e gloria.
Passione e dedizione
sprizzavano, da ogni fibra del corpo
scattante, timido, riservato,
a capo chino, portava innanzi il gioco.
Da piccina l’ammiravo
sul suo viso, serietà e divertimento
per un giogo, che l’aveva riscattato
da una bassa condizione sociale.
Voglia di giocare, di dicertirsi
partita dopo partita
si metteva in discussione
nulla tralasciando al caso
assieme faceva spaziare
braccia gambe e mente
il tutto condito dall’amore e dalla passione.
Per altri cieli,
s’è inoltrato, fra spazi immensi
ove un pallone onirico
far rotolare, rincorrere, sbizzarrirsi.
Anche per te, un grazie
per essere stato esempio
che la passione, la tenacia
ed un pizzico di fortuna
nulla temono
tutto osano.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste
