In questa estate calda ed afosa è bello, rinfrescante, andare alla scoperta di piccoli tesori nascosti, assemblati fra caseggiati di vie maestre.
Senza allontanarsi troppo da casa fare un salto nel passato, rivivere istanti magici, fare attimo passaggio in divenire.
Questa la nostra piccola ricca esperienza: dopo giorni e notti difficili, toccati dalla sofferenza e da mille pensieri, il “Museo della sposa” di Castiglione delle Stiviere è stato un piccolo scrigno entro cui abbiamo ripercorso, accompagnati dalla signora Lucia, tratti del passato, fra mille abiti di ogni foggia e colore, intreccio, tocco, femminilità in ogni piega, svolazzi sbarazzini, audaci scollature. Una accanto all’altra parevano sfilassero le modelle, prendere vita, ripercorrere passerelle, in attesa ristare di applauso che riempie animo e core.
Tempo di Covid, dove tutto era negato ma non la fantasia e la voglia di mettersi in gioco ha portato la direttrice artistica a vestire con la medesima cura ed accuratezza al posto delle indossatrici le Barbie le quali ancora oggi, all’occhio si mostrano come macchia di colore per bellezza e perfezione.
Innumerevoli i personaggi illustri, dalla lontana America, parliamo dei Kennedy che si sono serviti dell’atelier per il giorno più bello della vita e con loro altre celebrità raffigurate sul grande monitor animato. Particolare e dovizioso il modo di pensare della responsabile, ragionava in stagioni poiché l’anno lavorativo era composto da due stagione e da due sfilate; ciascuna richiedeva maggior attenzione della precedente sino a perdere il sonno, cercando ovunque ispirazione, immaginazione.
Ogni sei mesi si doveva ad ogni costo portare a casa lavoro in modo che le centocinquanta donne potessero lavorare oltre alle stiliste, disegnatrici, responsabili e titolari.
Per ogni evento in base alla stagione oltre al bianco o all’avorio gli ultimi tre abiti erano colorati e rispecchiavano un tema particolare, agganciandosi ad un colore, stagione o evento.
Alcuni degli abiti richiamavano la ricchezza più ostentata con ricami, addobbi e pietre preziose.
Deliziosi bon bon da gustare lungo il tragitto, passione e pazienza senza confini della signora Lucia ci hanno accompagnato in un cammino piacevole e sfizioso. Per chi volesse trascorrere ore piacevoli, consiglio un tuffo nel passato con un tocco di presente, in una fusione dolce, delicata e sfiziosa.
Versando una piccola quota si diventa “amici del museo delle spose” invitati ai numerosi eventi .. a breve l’arrivo atteso della signora Kennedy dall’America per onorare l’anniversario di fondazione del museo. E allora che aspettate.. tutti al museo della sposa!!!
p.s. Alla mia Vittoria per il suo giorno più bello un vestito omaggio….
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste