Juan Sobrino è un bibliotecario di Madrid che con altri volontari, una volta la settimana, legge storie agli anziani al telefono, per alleviare la loro solitudine.
Il piano di “lettura residenziale” esisteva già prima della pandemia: i volontari andavano nelle residenze per anziani a leggergli libri e a cantare. Si è reso poi ancora più utile diventando servizio telefonico, personalizzandolo a seconda delle preferenze di ogni anziano. Ogni volontario telefona sempre alla stessa persona, in modo da creare un legame, conoscere i suoi gusti per scegliere le letture giuste.
Sessioni di 20 minuti o anche più se l’ascoltatore è particolarmente interessato. Il programma è rivolto soprattutto a chi vive nelle residenze e non riceve visite. Un’iniziativa che mi ha molto colpito e che forse lei conoscerà già.
Sarebbe una proposta a cui penso aderirebbero molti volontari, oltre ai bibliotecari, coordinati o comunque in collaborazione con la biblioteca e potrebbe essere rivolta anche ad anziani che vivono ancora nella loro casa da soli. Sarebbe un’iniziativa simile a quella della campagna “dona la tua voce” promossa dall’UICI di Brescia, di cui sono da poco diventata lettrice volontaria non professionista. Parteciperei dunque volentieri a proposte simili.
Ornella Olfi