POESIE

PRIMA ANCORA DI PARLARE Come gradini  che portano al cielo  i miei pensieri mi guidano all’alba tenera e terrestre  del tuo sguardo innamorato. Ed io che mi addentro  nei confini di una danza,  ti sorreggo fra le braccia  come cavaliere senz’armi Fermo, come chi ammira  la sua perla,  la goccia

Percorriamo l’eterna via  tenendo per mano i sogni  e come fossero aquiloni appesi a un filo lasciandoli sfuggir via ad ogni folata di vento migrano per terre migliori  come stormi d’uccelli  che all’imbrunire tracciano le scie con refoli di fiato d’esili animali  dalle ali ormai spezzate Rosa Leone da Gottolengo

Sinfonie perdute grandi e piccole ritornano nel ricordo spoglio, mai svelato. Qui, nell’attesa e nell’incertezza. Qui, sotto la mia pelle. Raccontano storie contro vento, nell’aria addormentata che mi abbraccia. Un’aria intrigante  che manda profumi leggeri come sorrisi. Floriana Porta da Torino

AMICISIE   Pasa dèonda ‘l tép,  pésa söl cupì magagne nöe, sa ‘ngnata ‘n font  al cör dispiazér vècc. Rìa sudisfasiù mìa spetade mör lacrime oramai consömade. Resta sèmper le bune amicisie,  morbicc cussì  ‘n dò postà ‘l cò per smössà spigòi dè dulur; brass calcc ‘n dò ‘ntorciat per

Funesta notte attende Con le stelle ammaliate Colui che offende Speranze mai realizzate   Il buio non resta Il letto si svuota Ma un sospiro nella testa Segue la vita che ruota   Inviato da Silvia  

CARNEVALEDanzano allegri coriandoli oggi,si accende il grigio febbraio.Costumi sgargianti e audaciallietano cuori angosciati eilluminano sguardi mogi.Sfilano e ballano vizi e virtùspecchi di sogni e rimpiantinascosti da maschere eloquenti.Rapido impallidisce il sole,tranquilla atmosfera domani.Pungente rimane la voglia dell’impossibile.. Rassegna D’Arte città di Viareggio 20132°postoOrnella Olfi

LE ORME NEL TEMPODov’è l’anima che non coltivi?Come un cervo scivoli nella notte,rumini, corri, mimetico,comandi al sole e prevedi la pioggia.Dietro i rami conservi i tuoi fremiti.Senza guardare dove fermarti,le sterpaglie scavalchi,costruisci argini, ma dove corri?Nell’ombra remota fai della tua vita.Il terrore non conosci,eppure è nelle tue vene.E nell’ultima ora

LA TAZZINA DI CAFFE’Ultimo atto della seraprima di coricarmi:preparare la tazzina del caffé, da gustareal risveglio del mattino.Con occhi ancora socchiusie la tazzina di caffé bollentein mano, sono pronta a far mio quell’incontro desiderato.Ancora sognantequel linquido bollentemi sveglia di colpo!!!Non è solo molto caldo:è profumatodenso di schiuma,dolce, dolce,per iniziare la

Funesta notte attendeCon le stelle ammaliateColui che offendeSperanze mai realizzateIl buio non restaIl letto si svuotaIl sospiro nella testaSegue la vita che ruota Silvia Bolognini