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POESIE

Silenzio

Silenziofuori e dentrosussurrio lieveche l’animo incantapoco alla volta seduceinvoglia al canto.Passeggeri i murmuri, sottilicarichi di oniricocheti s’adagianotra uno spazio e l’altroin attesache mano generosasolleticandogli ridoni vigoreformasostanza.Eccitazioneintimaquella delle muteche spronateincitatevannoalla ricercaannaspandoesultantidella preda agognata. Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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Casa oda

CASA ÖDASpartìt a metà ‘l mé cör. Sberlöcie ‘n ogni cantù dè casa.‘na sfilsa dè ricordi i ma brassa sö.Ùs dè pütì smaturìcc tra béghe e ridide, moimènt e cunfusiù tra cümmartèi e zögade.Adès, öt dè süsür, öt dè ùs, öt dè töt, dopo ‘l sammartì dè argü e l’adio dè

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Crocchi d’orbite fiorite

Per ogni chicco di pioggiauna lacrimaun sorrisouna mano tesamurmure confusociarliero andirivienidi prima e di dopo.Affiatata la combriccolagli uni negli altrigli occhi inoltratipasso dopo passoinseguono un sogno comune.Veloci, saettantinel campo si movonosfidandomalattia, fatol’universo abbracciandocon commozione intimacon aviditàcon brama di possesso.Ed è tremoredolcezzaquello che si disegna sui volti dalle gote arrossatela stessache

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Quante lune

Quante lune ho visto passare sopra questo mare,carezzare sinuose i petali dell’acqua che si fa schiuma, sensuali e decorate di mirra e profumo d’incenso, si apprestano a solcare il cielo con un veliero di sogni, onati alla gente del villaggio quaggiu’ che alza gli occhi alle stelle sperando in una

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La trasfusiù

Töcc i désö l’altar de méla céseöna góta de ìla diènta sangh,töcc i désöl lecì d’ün ospedalöna góta de sanghla diènta étaper ü poer malàt.Sangh d’öna Crusper salvà i fradèi,sangh de fradèiper soleà öna crus.Maria Teresa Mascheroni

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Gli sposi dai gradini di un altare

Uniti dallo stesso destino che v’ha bagnato del suo legame, siete sempre più consapevoli di indirizzarci verso una scelta, la più importante della vostra vita antecedente il vostro sì, fatidico momento che responsabilizza due membri del Creato, correte euforici verso la meta prefissata da entrambi, trovare rifugio in una famiglia

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Chicchi di neve

Destano stuporeincantoi primi chicchi di neveche lenti scendonoabbracciando il tuttocon vogliosa passione. Silenziosichetibocci in fioreadornanoil paesellodi primizia. Primieriovattatii passi dei passantitanto soffusida destar sospettotimore riverenzialetinti di infanziaalle botole bussanocon irriverenzain questo mattinofasciato di magia. Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste

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Rigagnolo

Rigagnolo di montagna,su dirupi scoscesiti spingi a valle.La tua frescuraè balsamoalla faticadel viandante,e la gola arsane disseti generosamente.L’argenteo sfavillare al soleè iridatodal verde circostante,e balsamiche  ventateporti a chi, desideroso di vera pace,ti guarda beatamentee in te si perde.    Anita Rota

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Piccola Ninfa

Spaziando etereasostoincantatain quest’alba silenziosadinnanzi agli occhi di Vittoriatanto pieniaudaciespressivi.Ammaliatada una bellezzaaffinataarricchitada un adolescenzaacerbaappena pronunciata.Più luminoso il voltorischiaratoda luce novachete le maninel grembo posatecon dolcezza.Coinvolgente il sorrisoha il saporedi parole non dettedi sogni a metà sospesidi inerziedi minuziedi follie tinte di foiadi arcani passaggidi ora e di syempre.Milena, la mamma di

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Tramonto

Che venga pure il tramonto su questi tuoi giorni,che nasconda dietro le nubi il dolore tramutandolo in piume, che perda di valore ogni cosa senza senso, che il tuo sguardo si illumini oltre le cime di questo orizzonte, perchè la sofferenza la proviamo tutti poco o tanto, pensieri di ogni

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