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TACÀ SÖ DE LAÀ ZÓ – CERCARE INUTILI GUAI

TACÀ SÖ DE LAÀ ZÓ è un vecchio detto simpaticissimo che tradotto letteralmente è piuttosto banale: mettere a bollire l’acqua per lavare le stoviglie. Una volta infatti non c’era l’acqua calda in casa, perciò dopo ogni pasto si doveva farla scaldare sul camino o sulla stufa a legna, a seconda delle stagioni. Come sempre però i proverbi nascondono metafore dal significato ben più profondo. Questo infatti vuol dire: andare a cercare inutili guai o fastidi.
Di problemi, incomprensioni, invidie, diverbi… da sempre, in ogni famiglia, come in ogni rapporto interpersonale, ce ne sono inevitabilmente già a sufficienza, dai più futili a quelli più gravi, che bastano e avanzano pure, senza andare a cercarsene altri.
Molto saggio dunque questo proverbio, ma tante persone, purtroppo chissà per quale motivo, sembrano quasi compiacersi a complicare la vita creandosi seccature ogni giorno, pensare più a criticare gli altri piuttosto che a guardare loro stessi, sintomo sicuramente di insoddisfazione personale. In certi casi gli atteggiamenti di queste persone sono difficili da comprendere: c’è chi lo fa per “botép”- buontempo e forse i piccoli guai servono a rendere più vivace la sua vita piatta; c’è chi invece ha problemi seri, difficili da risolvere. Ancora più incomprensibile dunque che abbia voglia di aggiungerne altri.
La mente umana è davvero tortuosa da decifrare, ha mille sfumature e di conseguenza mette in atto molteplici comportamenti, a volte all’apparenza contro ogni logica. A parole tutti o quasi vogliono pace e tranquillità, ma nella realtà molti sono quelli che i“Taca sö de laà zó” troppo spesso e con troppa superficialità
Ornella Olfi

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