Sport Elettronici, o quelli che vengono denominati E-Sport, sono un ramo dell’industria videoludica che nell’ultimo periodo sta prendendo sempre più piede. Andiamo con ordine. Nel 2014 il CONI ha riconosciuto l’aspetto sportivo di alcuni videogiochi competitivi.
Questa tipologia di videogiochi vede scontrarsi squadre, preventivamente preparate, per la conquista di un titolo, sia esso locale, nazionale, europeo o mondiale.
La complessità e lo spettacolo che deriva da questi scontri ha fatto sì che, negli ultimi anni, assistere ad un match tra due squadre di E-sport non fosse differente dall’ assistere ad una qualsiasi partita di “sport convenzionale”.
Per l’appassionato, si respira la stessa emozione, la stessa adrenalina, la stessa passione. Quando ti interessi a questo settore ne comprendi subito la complessità e la prima domanda che ti poni è: ma possibile? È soltanto un videogioco. Si, caro lettore, è possibile. Vorrei avere la possibilità di farti vedere alcuni filmati provenienti da tali competizioni, ma sono certo che dopo questa lettura andrai a cercarti “sport elettronico” o “E-Sport” su YouTube e ti troverai di fronte alla vastità di partite registrate delle principali competizioni mondiali.
Titoli come League of Legends, CS:GO, Overwatch, Hearthstone, Call of Duty, FIFA17 e molti altri non sono più semplici videogiochi. Sono molto di più. Dietro ciascuna di quelle competizioni c’è una vera e propria industria, composta da professionisti, organizzatori, operatori video, cronisti, commentatori, analisti, tecnici e squadre.
Ecco, in questo articolo vorrei proprio soffermarmi sulle squadre. Delle vere e proprie società sportive, nulla di differente rispetto alla tua amata squadra di calcio. Una squadra di E-Sport è composta dai giocatori; oltre a loro però dobbiamo tenere conto di tutti gli altri professionisti che gestiscono e coordinano la squadra per farla performare al meglio. La prima figura che voglio segnalarti è il Team Manager, ossia colui che gestisce tutta la parte burocratica ed organizzativa, partendo dal contatto con l’ente organizzatore del torneo, passando per il contatto con gli altri team, arrivando alla logistica per gli spostamenti della squadra, oltre che il mercato dei giocatori. Colui che collabora a stretto contatto con il Manager è il Coach, l’allenatore. Eh sì, anche queste squadre necessitano di un allenatore.
Ogni gioco infatti ha una base strategica fondamentale.
Sta all’allenatore stilare programmi personalizzati ai singoli giocatori e programmi preparati per il gruppo intero. Il Coach è colui che deve creare le migliori tattiche di gioco, allenare i ragazzi ad eseguirle e preparare le partite in maniera che la squadra possa rendere al meglio. Come per tutti gli “sport convenzionali” l’allenatore è affiancato da un Analyst.
Egli ricopre la figura del matematico del gruppo, colui che analizza, tramite i numeri, ogni cosa che accade intorno alla squadra. I dati e le tabelle redatte dall’analista del team sono di fondamentale importanza per l’allenatore, in quanto, tramite tali numeri, egli potrà capire dove si sta sbagliando e quindi creare un percorso di allenamento che elimini tale errore. importanza per l’allenatore, in quanto, tramite tali numeri, egli potrà capire dove si sta sbagliando e quindi creare un percorso di allenamento che elimini tale errore.
Come per qualsiasi altro sport, squadra deve seguire dei programmi di allenamento. La frequenza di questi ultimi è data dal livello di competitività della società. Squadre partecipanti ai principali campionati internazionali si allenano tutti i giorni per 8 ore al giorno, mentre quelle locali, principalmente formate da gruppi di amici, si allenano mediamente 4 o 5 volte a settimana.
Arrivato sin qui avrai di certo capito la complessità di questo settore che, ad oggi, sta catturando l’interesse di tutti. Enti di promozione sportiva, investitori, appassionati del settore, squadre sportive sono solo alcuni dei principali interessati al mondo dello sport elettronico, ma perché? Rispondo in poche parole.
Il mondo dell’E-sport è una miniera d’oro.
Il pubblico di appassionati e di spettatori che questo settore è stato capace di coinvolgere ha portato al raggiungimento di fatturati da urlo.
Nel solo 2016 abbiamo superato i 650 milioni di dollari. I montepremi di ogni torneo ha raggiunto cifre astronomiche: parlo di diversi milioni di dollari per singolo evento.
Spero di aver catturato la tua attenzione, ma, sicuramente ora, ti starai ponendo la fatidica domanda: anche in Italia? Si, anche in Italia ci sono strutture di questo tipo, ma voglio che tu legga il prossimo articolo nella prossima uscita. Ti ringrazio per l’attenzione, al prossimo articolo.
Stefano e Francesco – HkStyle – gaming.hkstyle.it