Quanta paura ad allungare la mano e prendere la nostra vita che ci scorre davanti e noi limitati ad essere spettatori di noi…
Voglio partire da questa citazione, giunta in redazione tramite e-mail, per scrivere il consueto editoriale che vi accompagna successivamente alla lettura degli altri articoli contenuti in questo nuovo numero di New Entry. Diverse le possibili interpretazioni che si possono dare al significato di tali parole: sicuramente la vita ci chiama ogni giorno a decidere, a compiere gesti che poi caratterizzeranno il corso degli eventi.
L’importante è non sentirsi vittime della vita stessa ma reagire, imporsi, decidere, coadiuvare le nostre intenzioni e le nostre aspirazioni, creare rapporti e condividere con gli altri gioie e dolori. Poi è chiaro, per quanto riguarda la morte, non possiamo che essere veramente spettatori di noi stessi, non abbiamo potere decisionale su quella, può accadere da un giorno all’altro; l’importante però che la vita sia vissuta sempre e comunque intensamente assaporando ogni emozione e sensazione che essa ci può offrire grazie anche al nostro impegno quotidiano.
Io stesso ero timido, fragile, non parlavo con nessuno e chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi sarei trovato a scrivere e ad organizzare un giornale letto da più di 20.000 persone? Volontà, un pizzico di fortuna, tanta pazienza e soprattutto credere in ciò che si fa, sono ingredienti che devono fare parte di ognuno di noi poi la vita farà il resto, nel bene e nel male…
Gianluca Boffetti