Spesso si sente dire “che mondo di merda!” ma fondamentalmente dobbiamo riconoscere il fatto che siamo noi i responsabili, il nostro stile di vita è responsabile di questa situazione.
Ogni coppia, ogni famiglia pensa che basta il proprio amore per stare insieme… ma se intorno a noi non rimane più nulla che può nutrire questo legame è inevitabile la disgregazione.
Il mare ha il colore un po’ metallico di chi muore, i giardini, i parchi colmi di immondizia gettata a terra senza pudore, l’aria che respiriamo sta per soffocarci senza che noi ce ne accorgiamo per non parlare del rispetto tra di noi, sempre più lasciato in disparte e sostituito da odio ed invidia. Ne abbiamo purtroppo di esempi: dalla violenza sulle donne a quella sui bambini e oggi più che mai, la violenza psicologica tramite i social senza dimenticare la violenza gratuita sugli animali. Abbiamo smarrito la via del cuore e siamo rimasti lì a scavare nel vuoto dimenticando la saggezza dei nostri nonni.
Come uscire da questa nebbia che non ci fa capire dove comincia il bene e dove finisce il male? Cogliendo la bellezza! A questo proposito mi sono veramente piaciute le parole di Ermal Meta che ora vi propongo per una profonda riflessione: “La bellezza ha un valore ma non ha un prezzo e a volte è difficile da riconoscere, soprattutto oggi. In questa velocità pazzesca, i colori tendono a uniformarsi e non riesci a percepirli bene. Dobbiamo essere bravi a percepire la bellezza, i gesti, le persone. La vera bellezza è nei gesti, nella spinta emotiva a fare o non fare, dire o non dire, da lì scaturisce tutto.
La bellezza quando la guardi anche se non la riconosci immediatamente ti fa provare qualcosa di diverso, una nota che sembra stonata ma se ascolti bene è l’unica cosa intonata che ascolti in quel momento ed è il resto ad essere dissonante perché è tutto relativo”.
Quindi è la bellezza di un bimbo che abbraccia i propri nonni, di una coppia che passeggia mano nella mano, di un gruppo di giovani che dedicano del loro tempo per il bene della comunità che potrebbe salvarci diventando noi stessi artefici di un cambiamento radicale nel rispetto delle regole passeggiando tra limpidi ruscelli su una terra sana ricca di valori come l’amicizia e l’amore nel rispetto del Creato.
Gianluca Boffetti