Si ricorda che l’esenzione riguarda i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, con l’esclusione di premi INAIL, contributo al “fondo per l’erogazione ai lavoratori dipendenti del settore privato dei trattamenti di fine rapporto» (articolo 2120 del codice civile), e contributi ai fondi di cui all’articolo 3, commi 3, 14 e 19, della legge n. 92/2012 (la riforma del Lavoro Fornero). L’esonero contributo riguarda le assunzioni effettuate dall’1 gennaio al 31 dicembre 2015, e dura per tre anni.
Assunzioni: Durc e requisiti per lo sgravio contributivo
Sul piano operativo, lo sgravio contributivo si applica quindi fino al limite della soglia mensile indicate (che è un dodicesimo di quella annuale) e bisogna fare gli opportuni adeguamenti in caso di lavoro part-time o ripartito. L’azienda può anche superare la soglia per alcuni mesi, sempre restando nel limite degli 8060 euro annui. Esempio: assunzione effettuata in settembre 2015, con un importo dei contributi a carico del datore di lavoro pari a 500 euro mensili per i primi tre mesi, che nel corso del quarto mese (dicembre), sale a 900 euro. In questo caso, il datore di lavoro può comunque fruire dell’esonero per l’intero ammontare dei contributi previdenziali del quarto mese, perché l’eccedenza (pari a 228,34 euro, ovvero 900 – 671,66) è inferiore rispetto all’importo dello sgravio contributivo non fruito nei tre mesi precedenti (che è di 514,98 euro = 171,66 x 3).
Assunzioni agevolate
Ricordiamo in estrema sintesi le principali caratteristiche degli sgravi assunzione con contratti a tempo indeterminato nel 2015: riguarda tutti i datori di lavoro privati (quindi, non solo le imprese, ma anche i professionisti), ci sono regole specifiche per il settore agricolo, il contratto deve essere a tempo indeterminato ma sono esclusi l’apprendistato e i contratti di lavoro domestico. Ci sono una serie di requisiti da rispettare: nei sei mesi precedenti l’assunzione il lavoratore non deve essere stato occupato a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro, e nei tre mesi precedenti l’entrata in vigore della Legge di Stabilità 2’15 (quindi, da ottobre a dicembre 2014), il lavoratore non deve aver avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro che richiede il beneficio o con società controllate o collegate. (Fonte: circolare INPS 17/2015)
Brevetti e marchi, la domanda telematica
Si presentano online le domande di brevetto, marchio e disegno industriale per accedere alle agevolazioni mese a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico.
È uno degli effetti del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 26 gennaio 2015, come spiegato nella circolare del MiSE stesso del 29 gennaio 2015 (prot. n. 121184).
Un modo più semplice per depositare i propri brevetti e marchi, usufruendo della compilazione guidata, assistita e controllata dei moduli online, provvedendo alla quantificazione e al pagamento delle tasse dovute tramite modello F24 e più veloce per interagire con l’amministrazione.
Regime dei minimi, chiarimenti…
Imprenditori e professionisti devono fare riferimento al criterio di cassa per determinare i ricavi o compensi per rientrare nel nuovo Regime Minimi, modificato dalla Legge di Stabilità: la precisazione arriva dall’Agenzia delle Entrate, intervenuta a risolvere una serie di dubbi applicativi nel corso di Telefisco. Come è noto, il nuovo Regime dei Minimi si applica in base a precise soglie di reddito, individuate per le diverse categorie di lavoratori autonomi o professionisti (la nuova aliquota è del 15%, mentre prima era al 5%). Nel caso in cui il contribuente svolga diverse attività, il limite da considerare è il più elevato fra quelli citati in una tabella apposita visionabile sul sito www.pmi.it