dedica a Yara Gambirasio
Chissà se le nuvole galleggianti nell’infinito, racchiudono i tuoi sorrisi inteneriti d’affetto, colti nelle sfumature di un acquerello delicato come iris, partoriente di leggerezza che sorvola il silenzio dell’anima!
Il ricordo di quella ragazzina solare non è mai sfumata nelle penombre del nostro essere morevole, orfane della tua incolmabile presenza che deturpa le nostre coscienze, fremiti di passione colti nell’istante dell’ispirazione, sanno arrivare con disinvoltura fino all’estremità del cielo, un astro nascente che dipingiamo negli orizzonti sperduti… Quando potremo udire di nuovo la tua voce penetrante nell’etere in visibilio per la tua straordinaria capacità di parlare direttamente al cuore della gente?
Quando potremo rivedere l’essenzialità dei battiti della vita, essenza di piccoli miracoli quotidiani, come il riflesso dell’acqua cheta che spruzza petali di freschezza, catturanti dal tuo soave viso che comunica l’effetto dell’amore? Indimenticabile YARA, sei vertigine vibrante poiché emani luce di diadema, soffusi baci di purezza avvolgono l’eclissi dell’indifferenza, in quanto la tua semplicità scioglie l’avidità e l’egoismo, per tramutarsi in un involucro di visione stellare….
Ogni stella che s’accende nel palcoscenico dell’immensità, è segno inconfondibile di un tuo indelebile sorriso stampato nel tempio dell’universo! Sento il calore della mano, il forte abbraccio di un’amica, in quegli attimi infiniti dove il nome tuo è inciso con il taglio di una cicatrice… tutto questo si trasformi per tua bontà in un desiderio di primizia…
Un mondo tutto a colori che conosce solo amore… amore… amore.
Eccezionale YARA, grazie di essere ancora viva nei miei sogni. Ti vglio tanto bene.
Fabrizio Villa, il poeta dei sogni accesi