Aspettami quando io rimarrò indietro, non avrò forza per raggiungerti tu che svolazzerai negli sprazzi di cielo libera ed euforica come libellula… saprò però viverti con il mio pensiero che oltrepassa le soglie della nullità; partirò verso l’ignoto con nuove sfide eclatanti, rinascerò nella natura di un uomo che ormai nulla ha da perdere, emergeranno le possibilità che il domani avrà preparato per me; focalizzerò importanti mete che possano segnare un’epoca, e qua dove mi ritroverò solo, so per certo di avere bisogno del tuo anelito di amorosa estasi, fin tanto che il mio fiato non sarà rotto dall’origine del pianto, e non sarò trafitto nell’odissea di voler amare a tutti i costi, perché eluderò schiaccianti congiure contro me, riaffiorirà in me la voglia di costruire qualcosa insieme, riassaporerò il fruscio d’un vento caldo d’estate, difenderò con tutte le forze mie tutto quello in cui per averlo ho dovuto lottare soffrire, riaccenderò l’energia per bruciare amorfi segmenti di ottusità per ricostruirci nella felicità perennemente esaudita!
Fabrizio Villa