La leggenda vuole che all’incirca nel 1871 questo dirupo, raggiungibile dalla strada panoramica forestale che collega il passo della Presolana al colle Vareno, inizialmente chiamato ‘Belvedere’ data la frequentazione e la spettacolarità del panorama da cui si ammira l’orrido sul torrente Dezzo e la Valle di Scalve, fosse la meta preferita di due novelli sposi polacchi. Massimiliano Prihoda, di professione musicista, e la giovane moglie, Anna Stareat, affermata pittrice, passavano giornate intere in contemplazione del genius loci da questo incomparabile osservatorio traendo ispirazioni per le loro opere. Una sera, probabilmente spinti dalla volontà di conservare per sempre l’intenso e appassionato sentimento che li univa, raggiunto l’orlo dello strapiombo si gettarono nel vuoto, abbracciati, e ancora abbracciati vennero ritrovati. Le spoglie mortali vennero tumulate nel piccolo cimitero di Angolo, dove fino ai recenti restauri si poteva ancora osservare la lapide la cui epigrafe celebrava il loro eterno amore. Il belvedere – dove oggi una sagoma in metallo mantiene la dolce memoria della coppia – venne chiamato il “Salto degli Sposi” e divenne meta continua di innamorati ma anche di estimatori dei due artisti, le cui opere sono sempre state oggetto di appassionate ricerche.
Curiosità:
Sembra che il quadro di Anna Stereat sia stato trovato per caso a Bombay (India) al Prince of Wales Museum of Western India, e che lo spartito sia stato recentemente riscoperto nella biblioteca del Conservatorio Gaetano Donizetti di Bergamo.
Via Bergamo, 25040 Castione della Presolana (Bg)