L’Italia, paese di straordinaria bellezza geografica, è scrigno della maggior parte del patrimonio culturale e artistico del mondo ed è dunque un paese con straordinarie potenzialità di crescita occupazionale nel turismo culturale e naturalistico. Eppure la riforma Gelmini ha ridotto drasticamente le ore di insegnamento della geografia e della storia dell’arte al punto da provocarne la sostanziale abolizione. Un vero scandalo a cui il nuovo Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini può e deve porre rimedio, nell’interesse del nostro Paese e delle future generazioni. Da cinque anni insegno presso l’Università Bicocca per il corso di laurea magistrale “Turismo, territorio e sviluppo locale” e da due anni presso l’Università di Tor Vergata per il corso di laurea in “Progettazione e Gestione dei sistemi turistici”. Ho incontrato tantissimi docenti, studenti, imprenditori ed operatori turistici che ribadiscono la necessità di ripristinare e potenziare l’insegnamento della Geografia e della Storia dell’Arte nelle scuole italiane, proprio perché siamo un paese di turismo culturale.
Chiedo al nuovo Ministro dell’Istruzione e al Presidente del Consiglio, che già si è pronunciato sull’importanza dell’istruzione e della scuola, di dichiarare pubblicamente la volontà di riparare ai danni causati dalla riforma Gelmini e garantire già a partire dal prossimo anno scolastico, una chiara svolta in tal senso.
Alfonso Pecoraro Scanio