Renato era briosità, sobria allegria
sommesso candore
silenzio carico di suono.
Fra le dita, tesseva trame
tamburellava, ritmi arcani
amava ascoltare,
annuire con dolcezza
tendere la mano.
Ricchezza d’animo
lo distingueva fra mille
bellezza matura
lo faceva primizia.
Sorella morte
improvvisa è giunta
seco ha condotto, presente e passato
dietro lasciando, scie di dolore
per un distacco amaro.
Come fiore dalla fragranza delicata,
inebriante
ora veste, giardino incantato
fra le volte celesti
luce rimanda agli amati.
Anche per lei un grazie
per l’umiltà, la delicatezza
con la quale
ha condito i passi terreni.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste