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Regione Lombardia – Approvato nuovo Pdl sul contrasto alla criminalità organizzata

Ceruti (Lega): “A fianco dei cittadini per prevenire fenomeni malavitosi quali usura, sovraindebitamento, caporalato, spaccio ed estorsione”

“Un Progetto di Legge che va nella direzione di prevenire, e non di curare a danno fatto, fenomeni quali usura, sovraindebitamento, caporalato, spaccio ed estorsione, mettendo al centro i cittadini in quanto soggetti da tutelare e da non lasciare mai soli”. Così il consigliere regionale leghista Francesca Ceruti, relatore del testo, commenta il Pdl approvato dall’Aula consiliare sugli interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità.

“Quello votato all’unanimità dall’assemblea di Palazzo Pirelli è un ottimo testo, che aggiorna e perfeziona una legge del 2017, che era già all’avanguardia all’epoca, e lo fa inserendo ulteriori correttivi per sostenere ancora di più le potenziali vittime, nel nome della cooperazione. Promuove difatti l’interlocuzione con le Amministrazioni statali ove operano i nuclei anticrimine specializzati; perfeziona la normativa sulla trasparenza negli appalti pubblici e si dota di strumenti che impediscono alle organizzazioni mafiose di allargare i propri tentacoli”.

Francesca Ceruti – Consigliere Regionale Lombardia

“La ratio di questo nuovo strumento regionale è molto semplice: la cultura della legalità è il primo mezzo per contrastare le mafie”, spiega Ceruti. “Per questo abbiamo introdotto il sostegno della Regione, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, alle attività dei Centri di Promozione della Legalità, realtà presenti solo in Lombardia, che anche in questo campo è apripista”.

Prosegue Ceruti: “Nello specifico, il Pdl prevede che la Regione, all’inizio di ogni legislatura, adotti il Piano strategico di legislatura per i beni confiscati, che individua le priorità e i criteri di realizzazione degli interventi per promuovere il riutilizzo dei beni sequestrati alla criminalità organizzata sul territorio regionale; inoltre considera la costituzione di una task force multidisciplinare finalizzata allo sviluppo di progettualità di riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Perché restituire alla collettività un bene che è stato oggetto di reato è un monito tangibile per tutta la società”.

“Ancora, non abbiamo dimenticato le fasce più deboli della popolazione, comprendendo interventi regionali per la prevenzione della marginalità sociale e culturale a favore di minori provenienti da contesti familiari pregiudizievoli o disgregati; infine, si rivedono i rapporti con il volontariato e l’associazionismo. Tutto ciò”, conclude il consigliere della Lega, “per assicurare ai nostri cittadini una Regione migliore, non solo da un punto di vista economico, ma anche sotto il profilo della sicurezza e della qualità della vita”.

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