Tante sono le persone in Italia sopra i 55 anni, senza lavoro ma che non hanno ancora la pensione. Riccardo ha un’idea: sostenere la proposta del presidente dell’Inps Tito Boeri per dare un reddito minimo a chi si trova in questa situazione. I soldi? Si trovano tagliando pensioni d’oro e vitalizi.
Il presidente dell’INPS, l’economista Tito Boeri, ha proposto un piano di riforma in 16 punti che si chiama “Non per cassa, ma per equità” e che prevede anche un “reddito minimo” per le persone con più di 55 anni rimaste senza impiego e che non riescono a rientrare nel mondo del lavoro.
Per ottenere questo reddito, in alternativa al “lavoro che non c’è”, bisogna rispettare una serie di requisiti: avere un reddito sotto una certa soglia, iscriversi alle liste di collocamento e non possedere case al di fuori dell’abitazione principale. Questa operazione è realizzabile con un giusto intervento sulle pensioni d’oro che riguarderebbe circa 250.000 soggetti che percepiscono assegni elevati non giustificati dai contributi versati, oltre a più di 4.000 percettori dei cosiddetti vitalizi per cariche elettive, tagliando gli sprechi e i privilegi che si nascondono dietro il paravento dei diritti acquisiti.
Il reddito minimo esiste in quasi tutta Europa. Anche in Italia si dovrebbe accogliere questa particolare misura per favorire sia il reinserimento nella società, sia per consentire misure adeguate contro la dilagante povertà.
Anche Papa Francesco dice che bisogna contribuire affinché non manchino le sovvenzioni indispensabili per la sussistenza dei lavoratori disoccupati e delle loro famiglie.
Purtroppo Matteo Renzi ha dichiarato che “al momento si è deciso di rinviare perché tale proposta contiene misure che mettono le mani nel portafoglio a milioni di pensionati, con costi sociali non indifferenti e non equi, inoltre per non intaccare il fragile clima di fiducia che si respira nel Paese”. Peccato che il presunto clima di fiducia sia solo nella propaganda di questo governo che, mentre nega un reddito minimo a chi realmente è in grave difficoltà, garantisce ai soliti noti infiniti privilegi.
Se il governo Renzi continuerà a rifiutare questa misura sarà una conferma che non intende toccare i privilegi dei più ricchi per diminuire le eccessive ed inammissibili disuguaglianze ancora esistenti. Sosteniamo l’INPS e il presidente Tito Boeri nella proposta concreta da inserire subito nella Legge di Stabilità 2016: per abbattere la povertà che colpisce soprattutto gli over 55 con un prelievo su pensioni d’ oro e vitalizi elevati.
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Riccardo Rota