E penso a questa casa senza me
la sera dolce come un’abitudine
a la mia chitara chi è chi la sonera
a la luce in casa chi è chi la spegnerà
Io non sarò lontano tre passi dietro a te
come un gabbiano cieco
Io ti ritroverò, ti riconoscerò
Io ci sarò
negli occhi di chi tu sorriderà
nel vento tra i capelli ci sarò
nella tua ombra lunghìssima e tenera
Io ci sarò
negli ochi di chi ancora te amerà
nel mare tra le gambe ci sarò
nell tuo respiro lunghìssimo
Navigherò sul tempo sempre restando al sud
come un gabbiano cieco
Io ti ritroverò, ti riconoscerò
Navigherò sul tempo
tre passi dietro a te
Questa canzone è per te, Michele Cortinovis, perchè credo che queste sarebbero le tue parole.
A te che non ci sei più fisicamente, ma che sei sempre dentro le persone che ti pensano, nelle loro idee, nel loro modo di osservare e reagire, nella voglia di fare e creare che avevi sempre.
Mi manca la nostra telefonata del 14 agosto, dal mare. Quando tu, con la tua voce profonda ma brillante, mi chiedevi: “Alüra, töt a post??”.
E io ti rispondevo: “Certo, tutto bene. Fa sempre comodo avere qualcuno che apre la strada davanti a me e che compie gli anni 2 anni prima di me…”. Tu ridevi, con la tua risata leggermente nasale. Cognato, i tuoi occhi azzurri e le tue spalle larghe mancano. Ma, per il resto, sei sempre lì, “3 passi dietro a noi”…Restaci e non andartene mai.
Samuele Alinovi