Un milione di miliardi i pensieri che rullano, frullano, gemono, arrovellano, fanno nascere pensieri nuovi, accenni di speranza, ilarità inquieta, sagace cenno. Tremore flette le ginocchia nel percorrere il breve intenso tortuoso che ci porta, fra le braccia di giacinti freschi, alle porte di un grande sogno, ideale, progetto chiamato VITA!!! Fra le dita, serrate, strettamente abbracciate, le dita della mia Vittoria.
Nelle mente, a caratteri stampati, il monito: “Il Signore è il mio pastore non manco di nulla, per pascoli erbosi conduce …..”.
Incontro atteso, voluto, desiderato, mille volte discusso a voce bassa nella quiete di notti inquiete quello con la dottoressa Galazzo del Provveditorato di Brescia.
Scopo del colloquio è stato, rimane e sarà quello di chiedere servizi e non soldi, continuità scolastica, opportunità di continuare l’apprendimento cognitivo dopo la terribile, temuta, soglia dei 21 anni che limita, obbliga, chi affetto da disabilità ad abbandonare i banchi di scuola “obbligando” le famiglie ad appoggiarsi ad un diurno dove, ASSURDO!! INCOMPRENSIBILE!! INACCETTABILE, le strutture sono propense a portare avanti un lavoro cognitivo basato sulle autonomie personali e sulla relazioni. Aspetti importanti di certo ma dov’è la bellezza del conoscere? Tutti i frutti raccolti nella gioia e nel dolore, con tenacia conquistati destinati a finire nella dimenticanza?
MAI E POI MAI!!!
Nell’attraversare i corridoi del Provveditorato, nell’incontrare gli occhi della dottoressa Galazzo, nel cercare nel fondo del suo cuore uno spiraglio di luce rapide sono fluite le parole, immagini, ricordi, propositi, sogni, determinazioni.
Abbiamo trovato in lei ascolto e comprensione, voglia di costruire, non facendo promesse false ma ASSICURANDO APPOGGIO, PRESENZA E COLLABORAZIONE.
Si è impegnata di prendere contatti con la dottoressa Covri, dirigente del Don Milani di Montichiari da Vittoria frequentato; d’interpellare i servizi del territorio di riferimento quali la dottoressa Turganti Marisa ed Elisabetta Bertoli dell’ Asst del Garda e l’assistente sociale del comune di Remedello Enrico Zappettini per parlare, trovare una via, uno squarcio di luce viva.
A lei mi sono permessa di dire: “In tanti anni di lotta il nostro punto forza è stata la collaborazione in rete con i servizi’, esponendo in modo costruttivo, cercando di trovare equilibri, di osare. Bisogna trovare il coraggio per chiedere, allo stesso modo di ringraziare. Saremo come famiglia sempre grati alle dottoresse Anna Calvi e Mariarosaria Venturini per l’immenso supporto e vicinanza. In caso di bisogno sono certa non si negheranno. Ed ancora: come dissi alla dottoressa Silini che ci accolse anni fa fra queste mura con il dottor Maviglia così mi permetto di dire a lei:”PER FAVORE AIUTI LA MIA VITTORIA, LA SCUOLA È VITA…”. Attesa preme, convoglia ansie, fa sbocciare teneri boccioli…
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste