Spaziando eterea
sosto
incantata
in quest’alba silenziosa
dinnanzi
agli occhi di Vittoria
tanto pieni
audaci
espressivi.
Ammaliata
da una bellezza
affinata
arricchita
da un adolescenza
acerba
appena pronunciata.
Più luminoso il volto
rischiarato
da luce nova
chete le mani
nel grembo posate
con dolcezza.
Coinvolgente il sorriso
ha il sapore
di parole non dette
di sogni a metà sospesi
di inerzie
di minuzie
di follie tinte di foia
di arcani passaggi
di ora e di syempre.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste