Salve a tutti, mi chiamo Moreno Romanelli e ho l onore di scrivere su queste pagine che da tempo leggo con tanto interesse e curiosità. Nello spazio a me riservato mi occuperò della musica a 360 gradi. Non però della semplice recensione di concerti, cantanti o gruppi ma di quella che è la vera vita musicale in un certo senso vista da “sopra il palco”.
Nella vita infatti mi occupo del “far musica”. Insegno canto e pianoforte oltre che essere un live performer.
Questo mio / vostro / nostro viaggio vorrei cominciarlo ponendo la domanda più semplice ma allo stesso tempo complessa: perché fare musica? Anzitutto la musica è un eccezionale strumento comunicativo.
Da sempre è stata protagonista dei momenti di vita quotidiana ma anche solo della narrazione di fatti o eventi. Bastano poche note per evocare fatti o emozioni oppure anche solo ricordi. Basti pensare al famoso film “lo squalo” dove due semplici note ripetute evocano il timore dell’arrivo del predatore anche se non ancora inquadrato. Oppure ognuno di noi avrà legato un evento della propria vita ad una canzone e basta intonarne poche parole o poche note per provare gli stessi sentimenti di quei momenti. In secondo luogo fare musica indica condivisione. Condividere un brano suonandolo con altri musicisti oppure suonandolo per un pubblico crea un’unione invisibile che però arricchisce tutti. La seconda domanda è: quale strumento suonare? Qui vorrei sfatare una leggenda ovvero che lo strumento rispecchia la personalità del musicista.
Lo stereotipo del bassista o del tastierista/pianista solitari e tranquilli oppure del chitarrista pazzo ed eccentrico non ha grandi riscontri nella realtà. Più che altro potrei dire che la scelta dello strumento è in base a che cosa si preferisce fare all’ interno del brano, cioè se sostenere la ritmica oppure la parte melodica oppure l’ accompagnamento.
Ciò che comunque, qualunque sia la scelta, non deve mai mancare è lo studio della tecnica e della teoria di base, ma anche la curiosità di provare sonorità, melodie e, perché no, una volta raggiunti buoni risultati con il “primo” strumento passare allo studio/scoperta di un altro. In musica, come nella vita non si finisce mai di imparare. Dobbiamo cercare di evitare le stonature ma di non scoraggiarci se ne facciamo qualcuna ed anzi applicarci per fare sempre meglio.
Ecco quindi perché la musica, almeno per me, è fondamentale anche come maestra di vita: perché mi ha insegnato che dobbiamo sempre cercare di migliorarci, mi ha insegnato a non fermarmi davanti alle avversità / stonature e soprattutto che c è sempre qualcosa di nuovo da scoprire oppure imparare. Ora che con queste risposte sappiamo perché scoprire la musica suonata non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento al prossimo numero.
Moreno Romanelli