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PER ESSERE UN BRAVO POLITICO NON SIGNIFICA ESSERE PRESENTE

Cari amici, dopo la controversa esperienza politica, Luca Barbareschi decide di rompere il muro del silenzio affermando quanto segue: “C’è una differenza tra il teatro e la politica: in teatro si celebra la verità, in Parlamento si deve mentire per non essere impopolari. Sono stati cinque anni belli e ho lavorato duramente nonostante qualche sciocco abbia detto cose non corrette. Fare politica non significa presentarsi tutti i giorni in parlamento, anzi, c’è gente che fa più danno in parlamento. La politica la si può fare anche altrove.“
Gentile onorevole Barbareschi, durante la sua carriera politica é riuscito ad assentarsi dal parlamento ben 1046 volte su 1049. Mica male vero? Solo tre volte ha dato la sua disponibilità, quando in realtà la sua funzione la vedrebbe impegnato per 6 ore al giorno su 5 giorni settimanali.
Gentile Barbareschi, forse non ha capito o compreso che fare Parlamentare, non significa “far quel cazzo che si vuole”, bensì usare le proprie funzioni per il bene dell’intera Nazione, e non per il bene del proprio conto in banca.
Mentre lei gira il mondo per realizzare orribili fiction, noi cittadini le garantiamo 259,696 euro all’anno, 21.641 euro al mese, 721 euro al giorno. Quando nel suo Paese ci sono 6 milioni di disoccupati e tra questi molti si suicidano per l’assenza di lavoro.
Inoltre lei sostiene che: “la politica la si può fare anche altrove e non per forza andando in parlamento”…
Curiosa la sua idea. Discutibile come cosa, ma curiosa.
Quindi si può essere medici stando altrove… anziché in ospedale?
Quindi si può essere professori stando altrove… anziché in in aula? Quindi si può essere operai stando altrove… anziché in fabbrica?
Quindi si può essere impiegati stando altrove… anziché in ufficio?
Quindi si può essere Poliziotti stando altrove… anziché in strada?
Illustre Barbaresci, si ricordi che niente provoca più danno in uno Stato del fatto che i furbi passino per saggi.
Andrea Mavilla.

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