Da tempo mi dicono che i dolori in varie parti del corpo sono il risultato di poca ginnastica. Adesso ormai è tardi, tanto più dopo un infarto, resta solo una mezz’oretta in bici e, per la verità pochi passi. Viceversa mi alleno molto con la mente, pensando più al passato che al presente. Anche in questo caso, sono in molti esperti di geriatria, compreso Papa Francesco, che ci dicono che occorre sognare anche se anziani.
Qualche amico, pressapoco della stessa età, mi dice che sarebbe opportuno correre, perché, comunque vada abbiamo poco tempo. Tanto più che al mattino, recupero il sonno perso alla sera e la giornata trascorre velocemente.
Oggi provo a scrivere, come sì è susseguita la giornata di questo giovedì 22 dicembre, il secondo giorno invernale, che sembra più un giorno vicino alla primavera, un bel sole, cielo limpido, una caldo attorno ai 17 gradi, si vedono e si possono ammirare le Alpi poco innevate al nord e gli Appennini a Sud.
Solo un forte vento al mattino, crea un po’ d’aria invernale, con le foglie che scorribandano da una parte all’altra, sporcando seppure in modo pulito strade e marciapiedi. Da pochi giorni del resto sono cadute le foglie dei Gelsi, mentre nelle nostre Ortensie le foglie sono ancora ben salde. Oggi la liturgia della Chiesa, ha delle letture fondamentali per chi vuole camminare da buon cristiano.
La prima lettura ed il salmo, sono tratti dal Profeta Samuele, personaggio della Bibbia ebraica e dell’Antico Testamento cristiano. La sua storia è raccontata in uno dei due libri di Samuele, visse negli anni 1071-1012 avanti Cristo. A noi, richiama il nome del nostro primo figlio e quindi ci sembra di casa nostra. Ci viene in mente un momento allegro, quando una di tali lettere, raccontava quando Samuele venne chiamato più volte dal Signore. “Samuele, Samuele,… a tale richiamo la nostra Nipotina, presente in chiesa con la Mamma, disse, non risponde perché mio Papà Samuele è in Inghilterra”.
Sempre oggi, il Vangelo di S. Luca, recita tutta la preghiera del “Magnificat” dedicata alla Madonna, ci dice come già duemila anni fa si conosceva, identica come la recitiamo ai giorni nostri. Fra i santi oggi anche Santa Francesca Saverio Cabrini che andò negli Stati Uniti ed in altri nazioni per adoperarsi al servizio degli immigrati italiani.
La ricordo perché era fra i pochi personaggi, presenti nel sussidiario che utilizzavo nella quinta elementare nel 1952.
Nella nostra piccola comunità di Mezzane questa mattina si svolgono i funerali di Mario Mutti. Lui 83 anni ha vissuto da ragazzo, con la famiglia a Mezzane, poi le sue strade sono state diverse, oggi ritorna nel nostro camposanto di Mezzane. Circa un mese fa, lo trovai da “Giulia non solo pane” e ne seguì una bella chiacchierata parlando di ciclismo, visto che anche lui aveva provato a pedalare negli anni attorno al 1960. Il fatto è ch’era accompagnato dalla moglie, anch’essa scomparsa una ventina di giorni prima di lui. In simili situazioni il paese perde qualcosa della sua storia.
Ritornando a ieri, dopo un certo periodo mi sono confessato, dopo averlo fatto l’ultima volta all’Ospedale nel periodo Pasquale. Nella nostra bella Chiesa Parrocchiale eravamo due/tre fedeli e vi erano due sacerdoti. Ho pensato, forse sarebbe stato più utile che andassero a confessare all’Oratorio, dove una ventina di persone giocavano a carte. Sempre ieri sono passato a salutare Mario Zorzetti, lui da ragazzo era il più veloce fra noi a correre a piedi, da un certo periodo le sue gambe non sono più così solerte.
Con lui per tanti anni abbiamo allestito delle belle Mostre nella nostra Mezzane, così come abbiamo camminato insieme negli impegni cristiani.Inventammo insieme ad altri giovanissimi e gestimmo nel 1962, con una stanza, l’Oratorio. Il nostro incasso domenicale si limitava a pochi biglietti da mille. Insieme a qualche dolciume, riuscivamo a vendere delle paste che andavamo a rifornirci in bicicletta a Montichiari.
Due anni dopo in più occasioni con il suo motorino, un 48 cc. mi accompagnò alla stazione ferroviaria di Calvisano, dove prendevo il treno per ritornare al IV° Battaglione dei Carabinieri a Padova, dove svolgevo il militare.
Fra le varie Mostre del 25 Aprile, è rimasta non completa quella sull’Europa. Per più di un giorno avevamo ben ferme su antenne di cinque metri le bandiere delle Nazioni aderenti, che avremmo esposto sulla strada di Via Orientamenti, che portava al Centro Sociale ( locali poi diventati parte della Scuola Bottega). Purtroppo quella mattina piovve molto, e le nuove bandiere non furono esposte, per non sciuparle….sarebbe bello riproporle ora che vi aderiscono quasi trenta nazioni.
Nel pomeriggio un salto a Castiglione delle Stiviere, per una visita Ortopedica.
Visto i vari acciacchi l’Ortopedico dovremmo averlo a disposizione come il Medico di Base, purtroppo non è così, anzi anche i Medici di Base di questo tempo scarseggiano.
A Castiglione è facile pensare a San Luigi Gonzaga ed al Santuario a Lui dedicato. Il Santo nasce nel paese mantovano il 9 marzo 1568 e mori a Roma il 21 giugno 1591. Esso è il Patrono Mondiale della Gioventù. E’ ancora viva la visita di Papa Giovanni Paolo II° in suo onore il 22 giugno 1991 ed è bello dire “Noi c’eravamo”.
Ci fummo anche nel 2000 quando la Croce, presente alle Giornate Mondiali della Gioventù, era partita da Castiglione delle Stiviere.
Tempo di saluti natalizi, è bello utilizzare la tecnologia, che ho scoperto qualche mese orsono all’Ospedale, allora era la S. Pasqua, ora mi ripeto con circa 250 persone con WhatsApp per il Santo Natale e il Nuovo Anno 2024.
E’ tutto il mio mondo, tante storie, testimonianze, ricordi, piccoli e grandi personaggi del nostro territorio, ma sempre persone da rispettare e stimare. Tanto più per alcune di loro che non hanno risparmiato elogi e complimenti -quelli veri- nei confronti della mia persona.
Loro ed altri sono nel mio cuore e nella mia mente, così come lo sono i miei familiari, in particolare mia moglie, la prima lettrice e attenta esaminatrice dei miei scritti. Buon 2024.
Foto di copertina: Via Macallè a Mezzane di Calvisano (Bs)
Marino Marini