Qui di seguito pubblico alcune delle numerose regole a cui un qualsiasi passeggero deve attenersi se vuole utilizzare un mezzo pubblico.
1. Il passeggero in attesa, segnalando l’intenzione di salire, evita ai conducenti di effettuare inutilmente fermate non richieste, contribuendo ad una migliore qualità del servizio.
2. I passeggeri sono tenuti a servirsi delle porte di entrata sul mezzo come indicato dalla segnaletica.
3. Non è possibile salire fuori fermata e quando la vettura è in movimento; inoltre, alla fermata, non è consentito avvicinarsi all’autobus prima che questo sia fermo e con la porta di salita completamente aperta.
Durante il viaggio:
4. Non è possibile occupare più di un posto a sedere.
5. Per l’utilizzo ottimale dello spazio sui mezzi, è richiesto ai passeggeri di evitare di fermarsi vicino alle porte ed alle macchinette obliteratrici.
6. Non è consentito sporgersi dai finestrini e gettare oggetti fuori dal mezzo.
7. Sull’autobus, che è un mezzo pubblico, non è consentito fumare.
8. E’ richiesto a tutti di concorrere ad evitare disagi e disturbi durante il viaggio, tenendo comportamenti conformi al decoro e rispettosi nei confronti degli altri passeggeri.
9. I passeggeri sono tenuti ad adottare, nei confronti dei conducenti, comportamenti di rispetto e collaborazione, per favorirli nello svolgimento del servizio.
Potrei andare avanti ancora con l’elenco ma credo che possa bastare. Noto la particolare attenzione nei confronti della sicurezza del passeggero quindi mi chiedo se lo stesso grado di sicurezza vale sia per le persone che rimangono in piedi sia per quelle sedute. Si può sicuramente affermare che da sempre gli autobus, specialmente quelli che devono portare gli studenti negli istituti scolastici, sono strapieni all’inverosimile. Ciò mi permette di formulare qualche domanda al riguardo: il prezzo del biglietto o abbonamento costa uguale sia per quello che sta sempre seduto (perchè ha la fortuna di salire prima) sia per quello che per sua sfortuna sale quando l’autobus è già stracolmo di gente?
Già 25 anni fa capitava di salire sul pullman ed essere letteralmente schiacciato come una sardina nell’abitacolo tra cartelle, cartellette e quant’altro. Gli anni passano ma il problema rimane e soprattutto, oltre alla scomodità, il tema sicurezza credo sia quello più delicato.
Capisco che i soldi sono sempre meno e mettere un pullman in più può essere oneroso ma dall’altra parte non è nemmeno giusto che uno paghi un biglietto per stare in piedi con un rischio maggiore anche di farsi del male…
Non aspettiamo come al solito che accada qualcosa di grave che si poteva evitare…
Gianluca Boffetti