Scampoli dell’infinito
slegati disgiunti
laddove un solitario
palpito
scava nei verdi miei occhi
Pindarico è il volo
che lambisce i miei passi
con colori ormai
vani di rime
Intenso è il profumo
che assorbo respirando
a labbra strette
sull’ultimo raggio di luce
al calar della sera
mentre il cielo
violato dal ricordo
mescola le nubi
con lacrime di vento
Non turbate
il silenzio invano
or intravedo ombre
al fianco mio
in un riverbero lontano
e una luce fioca
sfiorarmi l’anima
e con gl’occhi del cuore
oltre il confine dell’invisibile come voce d’un sogno.
Tu..
Rosa leone da Gottolengo (Bs)