Un team di scienziati darà il via ad Agosto ad una nuova spedizione verso il Titanic per creare una mappa tridimensionale dettagliata del relitto più famoso del mondo, in modo tale da renderlo virtualmente visitabile dal pubblico. La spedizione viene considerata come la missione più tecnologicamente avanzata mai diretta verso il Titanic fin dalla scoperta del relitto, 25 anni fa. La spedizione durerà 20 giorni, scenderà fino a 3800 metri di profondità nell’Atlantico e partirà da St. John’s il 18 Agosto, guidata dal Woods Hole Oceanographic Institution. La missione non è incentrata sul recupero delle migliaia di artefatti sparsi nel relitto ed attorno ad esso, sul fondale marino; ma servirà a registrare dati scientifici, immagini e filmati da rendere disponibili a chiunque voglia servirsene. “Per la prima volta, [il Titanic] verrà considerato un sito archeologico” afferma David Gallo, leader della spedizione. “Avremo due cose in mente: la prima è preservare l’eredità della nave consolidando la storia del Titanic. La seconda è capire a fondo lo stato della nave”. Il Titanic, come ormai tutto il mondo sa, è affondato il 15 aprile del 1912 dopo la collisione con un iceberg. Da quando la spedizione di Robert Ballard ritrovò il relitto nel 1985, la maggior parte delle spedizioni hanno fotografato la nave o rinvenuto artefatti di diversa natura. Ci sono stati anche personaggi illustri che hanno partecipato alla ricostruzione della storia del Titanic, come James Cameron, che si è servito delle riprese del relitto per girare l’omonimo film. Il Woods Hole Oceanographic Institution è finanziato dalla RMS Titanic, sussidiaria della Premier Exhibitions Inc. di Atlanta, che gira il mondo mostrando gli oggetti recuperati dal Titanic. “Crediamo che ci siano ancora misteri da scoprire nel sito del relitto” sostiene Chris Davino, presidente della Premier Exhibitions. “Crediamo che molte porzioni importanti del sito non siano state correttamente studiate”. Il team, composto da archeologi, oceanografi e scienziati provenienti da altri campi cercherà di rilevare lo stato di conservazione delle due sezioni principali del relitto, che hanno subito l’aggressione da parte delle forti correnti oceaniche, dell’acqua salata e dell’intensa pressione. Il tasso di deterioramento infatti non è ancora ben noto, ed è proprio questo uno degli obiettivi della spedizione, cercare di comprendere quanto il Titanic potrà ancora resistere alle profondità oceaniche. “Abbiamo visto alcune sezioni in cui i ponti superiori si stanno assottigliando, le pareti sono sottili, i tetti potrebbero collassare” afferma Gallo. “Abbiamo tutti sentito queste informazioni secondo le quali le nave stia arrugginendo e collassando. Nessuno realmente lo sa”. Gli scienziati si serviranno di tecnologie di ripresa e strumentazioni sonar mai utilizzate prima per studiare il Titanic per tentare di ottenere un inventario completo degli oggetti della nave sparsi attorno alla nave e ricoperti da circa un secolo di sedimenti. “Ci stiamo comportando come di fronte ad una scena del crimine” spiega Gallo. “Vogliamo sapere cosa ci sia nel campo di detriti”. La spedizione verrà condotta a bordo della RV Jean charcot, una nave di ricerca lunga 250 piedi e con un equipaggio di 20 persone. Verranno utilizzati inoltre tre sommergibili. I dati raccolti verranno confrontati con quelli ottenuti 25 anni fa, al momento della scoperta del Titanic, per verificare lo stato di conservazione della nave. “Stiamo per vedere cose mai viste prima” dice Bill Lange, scienziato del Wood Hole. “la tecnologia si è evoluta parecchio neglio ultimi 25 anni”. Da Belfast a New York passando ovviamente per l’Oceano Atlantico, dove cento anni fa affondò, in meno di tre ore, il transatlantico Titanic dopo lo scontro con un iceberg al largo delle coste del Canada, numerosi eventi ricordano il più celebre naufragio della storia. Per onorare le oltre 1.500 vittime corone di fiori e un minuto di silenzio nel momento in cui il gigante del mare urtò per poi inabissarsi si è tenuto in mezzo al Nord Atlantico, proprio sopra al relitto del Titanic, 640 chilometri da Terranova. I passeggeri della nave da crociera MS Balmoral, che partita l’8 aprile da Southampton, in Inghilterra, sta seguendo la stessa rotta della nave che non raggiunse mai la destinazione finale, New York, sono rimasti in silenzio quando un fischio avvisava che erano le 23:40, ora in cui il Titanic, il 14 aprile 1912, si scontrò con l’icerberg. Tutti in silenzio, circondati dal buio, riporta la Bbc, sui ponti di Balmoral MS. A bordo ci sono 1.309 passeggeri, esattamente lo stesso numero di coloro erano in viaggio sulla nave del 1912 (Miles Morgan ha impiegato 5 anni per organizzare questa crociera commemorativa, nelle intenzioni il più “autentica” possibile all’originale), tra questi molti parenti delle vittime del Titanic. Che nel freddo del nord Atlantico avranno ripercorso nella memoria i tragici momenti vissuti dai loro cari. Uno dei passeggeri ha descritto l’atmosfera “quasi spettrale” sul ponte, in quel silenzio tombale. Un’altra nave da crociera, Azamara Journey, partita da New York, ha raggiunto la Balmoral sul luogo del disastro. Sulla MS Balmoral i passeggeri hanno pagato fino a 7.265 euro per le 12 notti del viaggio commemorativo con menu che riproducono quelli originali del 1912 e l’orchestra che esegue i brani suonati dalla banda del Titanic, come il celebre ‘Nearer my God to thee’ che segnò l’epilogo della tragica vicenda. A Belfast, dove il Titanic fu costruito, diverse le manifestazioni in ricordo: un concerto al Waterfront Hall con Joss Stone e Bryan Ferry e una messa alla cattedrale St. Anne. Inoltre nella città, proprio nei pressi del cantiere da dove uscì il gigante del mare britannico, è stato inaugurato un giardino con al centro un monumento e targhe dove sono incisi, in ordine alfabetico, i nomi delle oltre 1.500 vittime. Altri eventi commemorativi si sono tenuti a Southampton, punto di partenza del viaggio inaugurale del Titanic e a New York punto d’arrivo mai raggiunto.