Mi viene da sorridere e nel contempo da piangere di commozione e di autentica emozione se osservo questi disegni e queste vignette perché raffigurano una persona per me unica e speciale. Senza di lei non solo non sarei al mondo ma non sarei nemmeno la donna che sono oggi. Devo a lei la passione per la scrittura e per la letteratura, oltre che l’amore per la casa e per la cucina. Lei che ha rinunciato al suo lavoro per fare il mestiere più difficile al mondo a tempo pieno: la mamma. La mia mamma! Ebbene sì, Nonna Elfa, è la mia mamma! E pensate che questo nomignolo l’ho coniato proprio io, ovviamente in senso affettuoso. E vedere oggi quanto questo nome d’arte, per così dire, le sia addica, sopratutto con il passare degli anni, è fonte per me di grande emozione. Al momento in cui mi accingo a scrivere queste poche righe per lei non so se il nuovo Dpcm ci permetterà di stare insieme a Natale, e il solo pensiero mi distrugge non solo il cuore ma anche l’anima. Sapete, è proprio vero: non ci accorgiamo mai delle cose belle e profonde della vita quando le abbiamo vicino e accanto e ora, anche ora, che la nostra esistenza è stata nuovamente stravolta, capiamo il vero valore delle persone che amiamo e soprattutto dell’importanza di viverle ogni giorno. Ecco, oggi io pagherei oro per poter andare anche a piedi da Lonato Del Garda a Brescia pur di poterla tenere tra le braccia almeno per un momento. Perché è solo così che io mi sento davvero a casa.
Illustrazioni di Damiano Conchieri
Laura Gorini