In una società dove sono presenti elevati valori di cultura e civiltà, s’individua nella tutela degli animali uno strumento finalizzato al rispetto e alla tolleranza verso tutti gli essere viventi e, in particolare i più deboli, al fine di favorire una corretta convivenza fra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e dell’ambiente. In questa situazione bisogna combattere il triste fenomeno dell’abbandono degli animali, gatti, cani e altri, con la non meno triste ed anche pericolosa conseguenza del randagismo. Per non parlare di quelli che, specie nella stagione estiva, sono abbandonati a un triste destino in nome di un egoismo francamente ripugnante. Da anni, anche se leggermente in calo, si assiste al fenomeno devastante dell’abbandono. Un fenomeno che nel sud dell’Italia è ancora più devastante e cruento. Nella nostra società dove la ricerca esasperata del benessere materiale e del superficiale sembra essere il solo, vero e importante, obiettivo; ci si allontana dai veri valori di cultura e civiltà, che una società evoluta dovrebbe avere e mettere in atto quotidianamente.
Ma purtroppo non si è ancora riusciti a trovare un equilibrio giusto tra uomo e natura, un equilibrio necessario per l’esistenza stessa del genere umano. Basterebbe fermarsi a riflettere sul fatto che la natura senza l’uomo può sopravvivere, mentre l’uomo senza la natura no. Eppure questa riflessione, che tutti dovremmo fare, non sembra minimamente preoccupare la stragrande maggioranza delle persone, troppo prese a inseguire un progetto di guadagno personale. E pensare che basterebbe un semplice punto di partenza, “Il RISPETTO PER TUTTI I DIRITTI BASILARI DEGLI ANIMALI” un atteggiamento che non è da considerare un atto d’amore, che può essere messo o non messo in atto, ma un atteggiamento di giustizia. E’ giusto che tra l’umo e gli animali, tra l’uomo e la natura esista un equilibrio fondamentale, basato appunto sul rispetto. Un tema questo che negli ultimi anni va conquistando sempre maggiore audience nella sensibilità comune, ma che rimane, purtroppo, sempre in minoranza rispetto alle manifestazioni d’indifferenza, crudeltà, cattiveria ed egoismo che “l’Uomo” continua a commettere nei confronti dei nostri migliori amici gli animali, TRADENDO così un’AMICIZIA insostituibile e fondamentale per ogni individuo.
Una amicizia che è una vera e propria pet terapy . I nostri amici animali sanno amarci senza giudicare, sanno esserci quando ci sentiamo soli e nessuno sembra capirci, sanno sopportare i nostri malumori, e in cambio cercano solo un po’ d’amore e di rispetto, veramente poca cosa rispetto a tutto quello che sanno darci considerando che tra gli uomini e gli animali, sono gli uomini quelli che hanno evoluto una coscienza, una morale e un’etica, che li ha portati a decidere del proprio destino e purtroppo anche quello della natura. Basti pensare a tutti gli animali uccisi per farne pellicce o per il gusto di mostrare un trofeo o ancora quelli uccisi in nome di una medicina tradizionale, soprattutto nei paesi orientali, che non ha scopi terapeutici, ma si basa solo ed esclusivamente su credenze popolari. In natura sia gli uomini che gli animali nascono, vivono, si riproducono e muoiono. Ma nel caso degli animali non sempre la morte avviene per un decorso naturale, spesso la cattiveria umana accelera la sua dipartita. Sembra quasi che il dolore sia esso fisico, o per la perdita di un figlio sia soltanto un aspetto umano. Il genere umano non coglie il dolore che un animale trova per il male inflitto, non coglie l’amore che prova per i suoi cuccioli, la sua lotta per salvarli a costo di perdere la propria vita. In questa lotta inpari, alcune persone, i cosiddetti volontari, cercano di aiutare come possono, provvedendo al sostentamento, alle cure dei nostri amici animali.
Kristina