Non esistono le “baby squillo”, dice Mila.
“Esistono le bambine. Esistono i pedofili”.
Chiediamo che questo termine sbagliato, fuorviante, non venga più usato dalla stampa e dai media italiani. Chiediamo che l’Ordine Nazionale e, insieme, gli ordini regionali e provinciali, dei giornalisti italiani adottino una forma di autoregolamentazione per la moratoria su stampa e media di questo termine. Non esistono prostitute bambine, non esistono baby squillo. Esistono vittime. Un minore è un minore e proprio perché minore ha in tutta la la legislazione internazionale forme sacrosante di tutela. Il termine è sbagliato e sposta pericolosamente l’oggetto del racconto dai colpevoli alle vittime.
Mila Spicola – Palermo, Italy
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