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Non ci resta che ridere

Due sposini di merda, la prima notte di nozze di merda, si stendono sul letto di merda, quando all’improvviso squilla il telefono di merda. Lo sposo di merda risponde al telefono di merda, e dopo pochi secondi torna dalla sposina di merda. “Chi era?” chiede la sposina di merda. E lo sposino di merda risponde: “UNO STRONZO!”.

Il medico al paziente: “È stato da qualcuno prima di me?”. “Sì, dal farmacista”. “E quale stronzata le ha suggerito, quell’ idiota incompetente?”. “Di venire da lei!”.

In un tribunale l’accusa chiama il suo primo testimone alla sbarra. È una vecchia signora conosciuta da tutti in città. L’avvocato dell’accusa chiede: “Signora Smith, sa chi sono?”. E la signora: “Certo, la conosco fin da quando era piccolo, quando scorazzva per la città rompendo le vetrine dei negozi. Crescendo mi ha molto deluso. Ha avuto un sacco di fidanzate tradendole tutte ed era noto per raccontare balle a tutti. Si crede importante, ma per me è un poco di buono. Quindi, certo che la conosco bene!”. L’avvocato della controparte gongola perché vede già vincere la causa dopo che la testimone dell’accusa si è espressa in tale modo. Ma l’avvocato dell’accusa, anche se sconcertato dalle parole della donna, si riprende e chiede alla vecchia signora: “E, signora Smith, invece conosce l’avvocato della difesa?”. La vecchia risponde subito e in modo chiaro: “Certo che lo conosco ed è ancora meno raccomandabile di lei. Lo conosco da quando era piccolo e anche lui andava in giro a fare scherzi alle vecchiette. Poi crescendo è peggiorato divenendo un piccolo delinquente: falso, imbroglione, ubriacone e bigotto. E so anche che come avvocato è una schiappa: perde tutti i suoi processi”. A questo punto il giudice chiede ai due avvocati di avvicinarsi a lui e sotto voce dice loro: “Se per caso a uno di voi due viene in mente di chiedere alla signora Smith se mi conosce giuro che vi spedisco di filata in galera per oltraggio alla magistratura!”.

Un giorno mio padre, a settant’anni, disse a mia madre: “Basta, le donne non mi interessano più, d’ora in poi starò solo con te!”

Cosa dice il professore di greco entrando in un’aula con aria viziata? “Eschilo, Eschilo, che qui si Sofocle… e attenti alle scale Euripide che vi Tucidite”. E la risposta: “Ma chi Senofonte”.

Un signore, dovendo partire per lavoro, ha il problema di trovare qualcuno che gli custodisca il suo amatissimo gatto durante il periodo in cui starà via. Chiede la disponibilità di amici e parenti e alla fine decide di affidarlo al proprio fratello. Qualche giorno dopo telefona per avere notizie della bestiola. “È morto.” dice lapidario il fratello. “Cosa? E me lo dici così?” urla l’altro alterato. “E come te lo dovevo dire? È caduto da un albero molto alto e ha sbattuto la testa!”. “Ma lo sai come c’ero affezionato! Era quasi un figlio per me! Potevi usare un po’ più di tatto! Oggi potevi dirmi che era salito sul tetto della casa e che i pompieri stavano tentando di farlo scendere. Ti avrei chiamato domani e mi avresti potuto dire che c’erano stati dei problemi e che lo avevate portato dal veterinario. Dopodomani mi avresti avvertito che era stato operato ma che non si sapeva ancora nulla; infine, con un certo garbo, mi avresti detto che erano intervenute delle complicazioni e che il mio micio non ce l’aveva fatta… Ecco come avresti dovuto darmi la notizia!”. “Beh, mi dispiace molto che tu l’abbia presa così… non credevo…”. “Va bene, va bene… Forse mi sono arrabbiato troppo… Cambiamo discorso… Come sta nostra madre?”. “Nostra madre?”. “Sì, nostra madre… Come sta?”. “Mmm… È sul tetto. I pompieri stanno tentando di farla scendere”.

Una coppia di dinosauri: “Sai, è da giorni che penso solo al nostro futuro…”. “Dai, non ti fossilizzare!”.

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