Perché ti vergogni se vieni sgridato davanti a tutti? Perché ti vergogni se sbagli? Perché ti vergogni se piangi? Perché ti vergogni se hai delle disabilità? Perché ti vergogni se sei ancora bambina o se ti comporti da grande? Perché ti vergogni del tuo fisico o del tuo corpo?
Perché ti vergogni di essere qualcuno che secondo lui fa qualcosa di giusto (nei limiti della legalità precisiamo).
Tu ti vergogni perché c’è qualcuno dall’altra parte che dice che il tuo essere TE non va bene e per questo viene deriso, vieni preso in giro. Ti vergogni del tuo corpo perché magari non rispetta gli standard di bellezza… ma gli standard di bellezza di chi? Chi ha creato questi standard? Un influencer? Una persona famosa? Qualcuno che ammiri? Qualcuno che conosci? Ti vergogni perché non piaci a qualcuno o alla persona che a te piace? Quindi, solo perché io non piaccio a quella persona devo smettere di mangiare o mangiare di più, allenarmi o smettere di fare ginnastica, cambiare il mio essere per quella persona?
No, non credo proprio! Io non mi vergogno se il mio fisico non è perfetto come quello delle modelle, non per questo non metto il costume. Non mi vergogno di restare in costume anche con delle imperfezioni. Non mi vergogno di avere 14 anni e la camera rosa con dei peluche. Non mi vergogno, perché fanno parte del mio essere e se io voglio avere la camera rosa con dei peluche tengo la camera così com’è, senza cambiarla anche se a qualcuno non piace. Mi dicono che sono ancora troppo bambina, ma a loro cosa deve interessare della mia vita? Se io voglio restare bambina ci rimango fino a quando diventerò adulta. Agli altri non deve interessare della mia vita. Non mi vergogno se guardo ancora i cartoni animati, se mi piace studiare, se mi piace fare danza o per quello che io sono. Se sono così è perché io voglio essere così. Anche quando gli altri mi prendevano in giro per il mio aspetto fisico o per come cavolo sono, a me non importava perché ero felice di essere me stessa e non sono cambiata per loro. Anch’io mi sono, in passato, vergognata di ME STESSA, ma piano piano ho capito che non mi devo vergognare se mi piace fare cose da maschio, da femmina, se sono alta o bassa, grassa o magra, se ho qualche imperfezione, se sono ancora bambina o se sono già troppo adulta o se ho delle disabilità. Io non mi vergognerò mai di essere me stessa e spero che nessuno di voi, Voi che state leggendo questo testo, non vi vergognerete di voi stessi perché non c’è assolutamente nulla di sbagliato anche perchè, ripeto, non c’è proprio nulla di cui vergognarsi. Anche perché noi siamo noi e quindi UNICI, non vergogniamoci della nostra unicità.
Eleonora Valeggi