Chi legge le pagine del New Entry ha avuto modo di apprezzare gli scritti di Milena, la mamma di Vittoria e Celeste: momenti di riflessione sui vari accadimenti della quotidianità, sensazioni e sentimenti che lasciano segni nel suo animo e che tramite le sue liriche condivide con chi ama leggerla.
Ci aveva emozionato e commosso con il suo primo libro “Vittoria un grande dono” dove, aprendo il suo cuore, aveva fatto partecipe il lettore della sua vita di madre di una bambina affetta dalla sindrome di Rett.
Scrive prevalentemente di notte quando, finite le incombenze famigliari, nel silenzio notturno, può soffermarsi ad ascoltare ciò che mente e cuore le suggeriscono; fluiscono così i versi delle sue poesie.
Essi sono intrisi dell’amore che accompagnano i suoi gesti, siano essi verso i famigliari che verso il prossimo, delle sue inquietudini di madre, dei suoi interrogativi sull’umana esistenza, dei mutamenti della natura che la circonda ma anche della felicità che scaturisce dalle piccole gioie di ogni giorno: la tenerezza delle figlie, l’amore ed il supporto del marito, l’affetto dei parenti e degli amici.
La sua vita, seppur sorretta da una fede incrollabile, non è immune da momenti di grande scoramento ed allora innalza il suo pensiero alla madre, “Ora angelo del cielo”, alla quale confida le sue pene ed i suoi dubbi traendone conforto, coraggio e stimolo per affrontare le nuove prove che l’aspettano.
«Noi con papa Francesco» è il titolo del suo nuovo libro, un diario poetico nel quale ha vergato delle tante e controverse emozioni provate in attesa e durante il suo viaggio a Roma dove, con il marito e le due figlie, il 4 settembre 2013 si è realizzato il suo sogno d’incontrare Papa Francesco. Un sogno che ha origine il 2 luglio 2013 quando inoltra alla Prefettura Vaticana la richiesta d’udienza al Santo Padre ed in questa raccolta testimonia, appunto, la sua avventura di umile fedele in piazza San Pietro fra una moltitudine di gente.
Dapprima la felicità poi l’ansia dell’organizzare il viaggio, la frenesia per le mille cose da preparare e poi la partenza e l’approdo nella capitale. L’attesa, l’emozione e poi l’esultanza alla vista di sua Santità le cui parole d’invito ai fedeli a “portare la parola di Cristo testimoniando, dando esempio, formando la chiesa di Dio: quella racchiusa da piccoli gesti d’amore, nella semplicità di ogni giorno, nelle scelte a cui siamo chiamati per dare risposta poiché solo in Cristo troveremo tutto …” trovano in Milena, nel suo agire quotidiano, un teste che le pratica già da tempo.
Commozione e batticuore all’avvicinarsi del Papa che, inoltrandosi sorridente tra la folla con parole e gesti benedicenti, giunge davanti a loro, coglie e contraccambia i loro sguardi, abbraccia Vittoria ed incoraggia Giorgio e Milena nel loro cammino di genitori ed essa, mentalmente, affida a Lui ed alle sue preghiere le figlie “dono della misericordia di Dio” e tutti i suoi famigliari.
Come sintetizzare l’esperienza di questo incontro s’eppur fugace? “Se qualcuno in quest’ora dovesse chiedermi: sei felice? Risponderei:se questo gioco d’ ombre e di luci che dentro si alternano con rapidità, sfiorando l’animo, creando uno stato di benessere e di piacere si può chiamare felicità si!! Sono felice. Per me e per le mie figlie, per la nostra famiglia, per il cammino che, dopo tanto peregrinare, sembra abbia trovato il senso dell’andare.”
In questi versi Milena ci appare per la persona che è: una creatura che, dopo tanti interrogativi e meditazioni, ha trovato la sua dimensione e lo scopo della propria vita attuando i dettami della religione cristiana.
Leggendola mi sono sentita sua compagna di viaggio, intimamente compartecipe dei suoi momenti di ansia, di frenesia, di gioia, di stanchezza, di riflessione e di abbandono. I suoi versi hanno il dono di risvegliare i sentimenti, d’emozionare, d’infondere pace e serenità.
Gaboardi Angela