“Mi resi conto che non pensavo a quello di cui Charlie aveva bisogno, ma a quello che pensavo di dover fare come genitore”, scrisse Kristina nel suo blog. “Avevo un’immagine di quello che lui “doveva” essere e non stavo tenendo gli occhi puntati sul bambino reale che avevo davanti. Mi resi conto che le ‘Autism Wars’ erano dentro di me”.
Steve Silberman, “NeuroTribù: I talenti dell’autismo e il futuro della neurodiversità”, Ebook Pos. 1533
Cari genitori della Casa di Dorothy,
Mi rivolgo a voi con sincero riguardo e delicato rispetto, quel rispetto che si ha di fronte a chi combatte ogni giorno battaglie silenziose, quella delicatezza che merita chi vive a testa alta emozioni e situazioni impegnative e complesse.
Ho pensato a lungo cosa scrivervi… La lezioncina sull’Autismo? No, grazie! Non ora.
Ci saranno altri momenti in cui – spero- avremo occasione di discutere insieme del significato di questa parola per me, per voi e per chi non la conosce. Avremo modo e tempo di elencare le caratteristiche di questo “spettro” che ci fa paura e dibattere sulle tecniche di intervento e le teorie di riferimento vecchie e nuove, giuste e sbagliate. La parola “Autismo” suona sempre austera e insolubile. Ma cosa sia l’Autismo lo sapete meglio di me, meglio di tutti gli altri.
Siete voi gli “esperti” perché la vostra conoscenza è profonda e viscerale, perché scaturisce dall’esperienza: tutti quanti vivete nel quotidiano il contatto diretto con questa realtà.
Per il momento non dirò nulla che già non sappiate, per il momento mi pongo in posizione di ascolto delle vostre voci e dei vostri messaggi che spero un giorno riuscirò a trasformare in progetti e avvenimenti concreti.
La vostra grinta ed energia dirompente si sta diffondendo a macchia d’olio con un potere contagioso aprendo nuovi scenari di speranza; avete saputo tramutare i problemi in energia e l’energia in opportunità per voi e gli altri, in azioni costruttive di valori, pensieri e iniziative. Avrebbe potuto essere diversamente, certo, ma siete consapevoli che sta a voi, solo a voi decidere. Proprio questo vi porta a gridare i vostri bisogni e i vostri diritti. Bene, continuate a farvi sentire. Ma fatelo sempre nel modo giusto! Il mio è un augurio e un in bocca al lupo ma anche un invito a non cedere mai al veleno accecante della rabbia che con il suo filtro deformante può costruire gabbie di compiaciuto pessimismo. Non correte il rischio di passare dalla parte del torto!
Della fragilità avete colto il lato potente, la spinta esplosiva dell’unione di intenti e di vissuti. Mantenetevi sempre lucidi e focalizzati sui vostri obiettivi senza farvi cogliere dalla tentazione distruttiva della polemica e della critica inerte. Costruitevi delle corazze se vi serve, ma siate consapevoli e capaci di toglierle ogni volta che servirà. Reagite all’autismo con positività e intelligenza. So bene che può sembrare un controsenso; non l’avete scelto voi, ovvio, ma è capitato. Ora sta a voi la scelta di come vivere la vita: senza chiudere gli occhi (quello non sarebbe utile) ma decidendo prima di tutto che voi non vi chiamate “Autismo”, non c’è solo quello nella vostra vita. Date spazio anche ad altro: permettetelo a voi e alla vostra famiglia.
Ridete, scherzate, ballate, vestitevi con abiti colorati e abbiate cura di voi stessi: cercate di godervi la vita per quanto possibile!
Non precludetevi a priori la possibilità di cogliere il bello di ogni momento e soprattutto non chiudetevi nel grigiore dei “non posso” o della ricerca di un colpevole. Salutandovi vi ringrazio di questa meravigliosa occasione: sono felice e onorata di potervi accompagnare in un viaggio tutto da disegnare. Sono convinta che non sarà un’avventura sempre facile e priva di imprevisti, ma di una cosa non ho dubbi: ne sarà valsa la pena!
Sinceramente,
Dott.ssa Beatrice Averna
Consulente pedagogica,
mediatrice familiare ed educatrice prof.le
348 6831051
Siamo un gruppo di mamme di bambini autistici. Abbiamo creato una chat whatsapp, a cui abbiamo dato il nome “Nella casa di Doroty”. Qui ci scambiamo opinioni, ci confrontiamo ed ogni tanto ci incontriamo per un caffè. Se anche tu hai un vissuto simile e vuoi entrare in chat, contattaci:
Valsecchi Tiziana – Cell. 329 98 05 488