Giorni di festa, frenesia dei regali, la ricerca di oggetti inutili che diventa uno stress e solo consumismo, ma il regalo più grande è il tempo….. il tempo della “solidarietà culturale” che è un concetto che non si trova nemmeno su Google, ma esiste, per capire e far capire il mistero della solidarietà, dell’aiuto efficace in condizioni d’emergenza. Ma la solidarietà rimane un mistero incomprensibile, nascosto fra le pieghe di una società abbrutita dai consumi, per indicare strade che intraprendono interventi concreti, assistenza, quello di dare una mano per resistere all’indifferenza che ci circonda.
Anche Papa Francesco nella sua ultima udienza ha pertanto sollecitato un’etica dell’economia, della finanza e del lavoro, al fine di tenere vivo il valore della solidarietà, intesa come atteggiamento morale, espressione dell’attenzione “all’altro” in ogni sua legittima esigenza; ciò significa porre sempre al centro l’uomo con la sua dignità, contrastando le dinamiche che tendono ad omologare tutto e pongono al vertice il denaro richiedendo in particolare di “andare oltre”, il che significa andare incontro alla persona in difficoltà, esercitare quella creatività che permette di trovare soluzioni in situazioni difficili, far valere le ragioni della dignità umana di fronte alle problematiche della burocrazia.
E a Firenze, il giorno di Natale, come per tutti gli altri 365 giorni dell’anno, la Fratellanza Militare vede assidua la partecipazione alla costruzione di quella società fraterna al cui centro vi è la persona. Un’associazione senza fini di lucro, apartitica, che vede la partecipazione di medici, legali, imprenditori, sportivi, gente comune, pensionati, studenti, che si propongono mettendo a disposizione le loro ore libere, di giorno e di notte, di domenica, per Natale, Pasqua, agosto, le feste comandate.
Dal 1878 la Fratellanza Militare porta tutti i giorni soccorso ed assistenza alle persone più fragili, fornendo strumenti di sostegno e crescita quotidiana e annovera 11.200 soci e 727 volontari, fornendo 13 mila servizi di trasporto in ambulanza l’anno, 5.500 accompagnamenti sociali l’anno, 150 mila ore di servizio volontari al l’anno, 9 mila prestazioni ambulatoriali all’anno, infatti in quasi 150 anni, la Fratellanza Militare a Firenze è stata presente in ogni vicenda che ha coinvolto la città, affiancando i suoi cittadini e quelli di molte altre comunità in Italia e in Europa.
I Volontari sono stati sempre pronti a rispondere alle necessità basandosi sui principi e valori di partecipazione, democrazia, giustizia, libertà, solidarietà e uguaglianza e gratuità della loro opera. La solidarietà – Trasporti sanitari, protezione civile, donatori di sangue, servizi civili – vuol essere un insegnamento e, come tutti i grandi fenomeni culturali, riesce ad adattarsi alle esigenze di questi anni in cui la solidarietà troppe volte si ferma davanti all’indifferenza per i nostri simili che chiedono aiuto.
Con l’equipe di servizio della Fratellanza Militare, il giorno di Natale in Piazza Santa Maria Novella, troviamo, come volontario, Simone Vannuzzi, l’atleta reduce dalla vittoria per la categoria supermassimi medaglia d’oro 2023 dell’ultimo Boxe Gym Senior over 51, e con lui incontriamo il Dottor Federico Sceusa, Vicepresidente della Fratellanza Militare, presente anche lui ai servizi urgenti nel giorno di Natale, al quale chiediamo il rapporto dei giovani con la solidarietà e il volontariato: Nel gruppo dei volontari, che prima si individuavano nella categoria “anziani e pensionati” ora si registra un numero frequente di giovani, studenti e giovani laureati, atleti e sportivi, giovani imprenditori, un segno che è quello di voler trovare l’occasione per mettersi alla prova o per sviluppare delle potenzialità.
Ciò che spinge i giovani a diventare volontari sono i valori sociali e l’interesse per le relazioni sociali, che si tratti della relazione con l’assistito, con la struttura con il gruppo degli altri volontari. I giovani oggi, contrariamente ai luoghi comuni, svolgono attività gratuite in associazioni di volontariato più spesso della media della popolazione e il loro contributo, come agenti di cambiamento, è insostituibile, con dati significativi che aiutano a inquadrare quanto il contributo dei giovani possa essere prezioso per la propria comunità.
Cosa spinge i giovani a diventare volontari?
E’ anche per l’energia che caratterizza la loro età e in quanto digitali, sono naturalmente portatori di innovazione e cambiamento. Aiutando gli altri, quindi, al contempo aiutiamo noi stessi: sviluppiamo la capacità di ascoltare il prossimo, ma anche i nostri stessi bisogni e ci adoperiamo per soddisfarli. L’essere umano, infatti, si nutre della relazione e vive per appartenere a qualcosa: è per questo che il volontariato regala tanta felicità.
Donare il proprio tempo…..e Firenze si conferma una città dove la solidarietà, in un momento delicato come questo per la sanità pubblica, è vista come strategica per la crescita del nostro territorio, un esempio per tutto il Paese.
FRATELLANZA MILITARE FIRENZE
SEDE SANTA MARIA NOVELLA CENTRO
P.zza Santa Maria Novella, 18
50123 Firenze
centralino: +39 055 26021