Ben ritrovata Francesca che oggi concluderà l’argomento iniziato con l’articolo precedente “Noi adulti cresciuti con le ferite dell’infanzia”
(n°10 del 27 luglio 2024)
Faccio un breve excursus. L’argomento è relativo alle ferite dell’infanzia. Esse sono ferite emotive che ci portiamo dentro da quando eravamo bambini, tutti noi ne abbiamo e condizionano pesantemente la nostra vita e le relazioni. Sono causate in modo inconsapevole dal modo in cui siamo stati educati dalle persone più vicine a noi, a partire dai genitori, ai nonni, insegnanti etc…
Anche se ci hanno amati, avendo essi stessi ferite emotive ce le hanno trasmesse.
A seguito di piccoli grandi traumi il bambino inizia a avere dei comportamenti che li preserva dal provare quel dolore che ha subito.
Quindi ad esempio un bambino trascurato, poco coccolato, lasciato spesso solo si farà scudo manifestando a sua volta freddezza e distacco emotivo, diverrà anaffettivo, o scambierà briciole di attenzione per amore, e da adulto si innamorerà di una figura che gli/le riproporrà quella tipologia di rapporto.
Ma proseguiamo con l’elenco delle ferite.
La volta scorsa ho parlato della ferita da abbandono e rifiuto. Oggi concludo con le altre tre: ferita da tradimento, da umiliazione, da ingiustizia.
Ferita Da Tradimento
E’ una ferita che il bambino sperimenta quando si sente tradito e ingannato perché le promesse fatte dai genitori o chi per loro non sono state mantenute. Sembrerebbe apparentemente una ferita banale vista dalla prospettiva di un adulto ma ricordatevi che il mondo del bambino è differente. Essi ripongono fiducia totale, incondizionata nelle persone di riferimento e il non mantenere una promessa innesca un meccanismo mentale di sospetto e inaffidabilità negli altri e di conseguenza nel mondo.
Inoltre il bambino ferito crede dentro di sè di non meritare le promesse. Da grandi tenderà ad essere diffidente, voler avere tutto sotto controllo, cercare la perfezione, avrà sempre paura che dietro l’angolo vi sia un inganno.
Quindi non si aprirà totalmente agli altri, anzi creerà barriere. Lavorare su questo problema presuppone la volontà di aprirsi alla fiducia a piccole dosi, prendendo consapevolezza che il nostro valore e ciò che meritiamo dagli altri non dipende dalla loro capacità di mantenere le promesse. La paura di essere traditi si supera con la presa di coscienza che il mancato mantenere promesse da parte degli altri è una loro debolezza, difficoltà, difetto, e non dipende dal nostro essere o meno meritevoli.
Ferita da umiliazione
Questa ferita è particolarmente profonda e lascia cicatrici ampie. L’umiliazione è facile accusarla da adulti e studi scientifici dimostrano che essa causa anche dolore fisico oltre che psicologico, perché va ad impattare sugli stessi circuiti cerebrali del dolore. Quindi sul bambino ha effetti molto traumatici.
Chi viene umiliato prova vergogna, emozione terribile. Il bambino ipercriticato, colpevolizzato, si sentirà fuori posto, inadeguato, avrà una bassissima autostima. Da ciò deriverà un adulto che vivrà in superficie senza mai entrare nella profondità delle cose, nella vita, nelle relazioni. Potrebbe sviluppare varie forme di dipendenza. Oppure all’opposto per aumentare la propria autostima farà di tutto per affermarsi nella vita, per dimostrare agli altri il proprio valore, anche umiliando a sua volta chi è più debole per fare grande sè stesso e coprire quel senso di inadeguatezza da sempre presente nel profondo. Il lavoro su di sé è comprendere che il nostro valore non dipende dal giudizio altrui, ma da una presa di coscienza di ciò che sono i nostri talenti e del nostro valore come individui unici. E’ importante cambiare prospettiva, cioè vedere il forte limite interiore nelle persone che umiliano o criticano. Chi lo fa è perché in fondo è una persona fragile a sua volta vittima da piccolo. Umiliare è un bisogno di chi lo mette in atto! Questa presa di consapevolezza aiuta ad acquisire nelle persone con questa ferita una più chiara percezione di sé e del proprio vero valore. E progressivamente queste persone accuseranno sempre meno il senso di disagio quando qualcuno tenterà di umiliarle.
Ferita da Ingiustizia
Il sentimento di ingiustizia si genera quando chi si occupa dei bambini si comporta in modo freddo e autoritario. In genere il disagio è con il genitore dello stesso sesso. L’adulto ritiene le esigenze, i pensieri, le emozioni del bambino eccessive. Vige spesso la proibizione rispetto a delle richieste per il bimbo lecite e per il genitore esagerate. Questo scatena spesso rabbia come emozione base, seguita di un senso di inutilità e impotenza.
Da adolescente chi ha subito ingiustizie diverrà ribelle o inibirà la propria identità soffocandola e divenendo rigido e perfezionista.
Nel proprio cuore entrambe le figure si sentiranno comunque sempre inadeguate, con un senso del fallimento, con un senso di sfiducia nella vita e negli altri.
Lavorare su questa ferita è un poco più facile da adulti perché mentre da bambini eravate impossibilitati ad esprimere il vostro vero Io, il vostro valore, ora lo potete fare. Se la vita vi porta ad avere relazioni con persone che, come quando eravate piccoli, sminuiscono le vostre esigenze, sarete chiamati ad ignorarle.
Vi potrebbero essere delle situazioni più grandi di voi in cui potreste subire delle ingiustizie. Queste sono prove di Forza in cui la Vita vi chiama ad avere fiducia nelle cose nelle persone a prescindere da ciò che si subisce.
Concludendo, tutti noi siamo vittime di comportamenti che ci hanno creato piccoli grandi traumi emotivi da bambini, e questo anche se le figure che ci hanno cresciuti ci volevano bene. Quello che possiamo fare per migliorare la nostra vita e quella dei nostri figli è prendere consapevolezza che il valore che abbiamo non dipende mai da quello che gli altri dicono pensano fanno nei nostri confronti. Ognuno di noi è unico e l’unica cosa che conta è l’impegno a portare questa unicità nel mondo, con volontà e amore.
Dott.ssa Francesca Bonfiglio