La sua è una storia che intreccia cinema, teatro, televisione e fotografia, una trama che racconta la forza e l’energia di una ragazza di soli 26 anni che con fatica, studio e sacrifici si è già ritagliata uno spazio tutto suo nel mondo dello spettacolo. Miriam è di Firenze, italo-egiziana con una laurea in Progettazione e gestione di eventi culturali, un desiderio innato di esprimere e raccontare emozioni, le proprie e quelle di altri.
Ma la sua è anche la storia di una ragazza che, per forza di cose, è dovuta crescere molto in fretta: il papà perso in tenerissima età, una mamma che le ha trasmesso amore e passione per il teatro, la necessità di lavorare presto per far quadrare i conti.
Oggi Miriam è un’artista a tutto tondo, con un curriculum lungo qualche pagina e tante collaborazioni portate a compimento.
“Tutte senza scorciatoie – sottolinea – quello che ho ottenuto, me lo sono guadagnato. E voglio continuare su questa strada”.
Da piccola sognavi un futuro come avvocata o come psicologa…
Ho anche intrapreso gli studi per queste due carriere, poi mi sono resa conto che mi affascinava come null’altro il mondo dello spettacolo. Già da piccola mi ero tuffata nella danza: classica, moderna, hip hop, jazz, contemporanea. In contemporanea ho sempre partecipato a musical e laboratori.
Finchè sei cresciuta a livello professionale.
Ho studiato musical al Politeama di Prato, ho seguito una Scuola di Cinema a Firenze e sto terminando l’Accademia Teatro Azione a Roma. Nel mentre, ho seguito un laboratorio di doppiaggio con la bravissima Valentina Perrella, partecipo ai laboratori di voce col metodo linklater curati da Leonardo Gambardella e ho frequentato assiduamente masterclass con casting director e registi. Sono ingorda di saperne sempre di più sul mestiere dell’attore.
E sono arrivate le prime soddisfazioni.
Ho avuto ruoli ne Il Girotondo, nel Kabaret tedesco Anni 30, in Pinocchio, ne La Rivolta delle Bionde, ne Il Gobbo di Notre Dame.
A livello cinematografico, ho partecipato a vari cortometraggi per vari festival come il 48 ore film festival.
In precedenza, già si erano aperte le porte della tv.
Proprio così! Sono stata co-conduttrice nel programma “Il mondo di Nicolette” a cura di Elisa Angelica Ceccarelli e Nicolette Giuliani in onda su TvR TeleItalia – 7 Gold: mi occupavo della parte artistica e intervistavo poeti, cantanti, attori, pittori e scultori, dando voce ad artisti più o meno conosciuti.
Dulcis in fundo: il tuo legame con la fotografia.
A livello fotografico, ho sempre interpretato la fotografia come un’arte, ecco perché io adoro sia scattare che essere fotografata. Ho avuto l’onore di essere fotografata da professionisti come Tommaso Petroni, Stefano Marinozzi e Massimo Brugnetti. Ma, nonostante io abbia sempre lavorato in mondi dove l’immagine è spesso sovraesposta, in realtà sono una ragazza molto timida e, sono stata insicura della mia fisicità. Oggi ho la consapevolezza che l’unico modello di bellezza che bisogna seguire è quello che fa stare bene noi stessi. Io per troppo tempo non ho creduto nel mio valore, con la recitazione ho imparato ad avere fiducia in me stessa, nella mia fisicità.
Dirò di più: io sono per la bellezza naturale, per la bellezza imperfetta, senza filtri.
Un altro tema che ti sta a cuore: le emozioni.
Rispondo con una citazione di Monica Vitti, una delle mie attrici preferite, che dice che lei recita per non morire. Anche per me la recitazione è vita, io non potrei mai rinunciarvi. Per me le emozioni sono la vita, se non ci fossero le emozioni noi non potremmo vivere: è ciò che ci rende vivi, ci rende umani, ci rende le persone che siamo.
Come si intrecciano cinema, teatro, tv e fotografia?
La magia di questi mondi sta nella loro unicità: mentre in tv porti te stessa, sul palco o sul set incarni un’altra persona, si trasmettono emozioni vestendo i panni dell’altro. Per me è fondamentale donare un messaggio a chi mi guarda e tutti questi mondi me ne danno l’opportunità. Sono mondi che hanno bisogno di sostanza e non più solo di apparenza.
Il tuo rapporto con il mondo artistico non finisce qui…
Adoro scrivere, mi sto cimentando in piccole sceneggiature e presto sarò attrice per una casa di produzione fiorentina con cui stiamo pianificando una collaborazione drammaturgica.
E poi, considerata la mia laurea in progettazione di eventi, ho intenzione di utilizzare la mia laurea per dare visibilità e spazio ad artisti emergenti.
Il mondo della recitazione deve premiare bravura e espressività: mi batterò, per me e per gli altri, affinchè questo emerga sempre.
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@miri_magalla