Rimani sempre aggiornato! - Scarica l'App di New Entry!

MEZZANE DI CALVISANO (BS): GIULIO COMINI AL TRAGUARDO DEI 105 ANNI

Le testimonianze di un giovane e dei bambini della scuola dell’infanzia

Una giornata intensa quella che si è vissuta al Villaggio Orientamenti a Mezzane di Calvisano, Mercoledì 7 novembre, da parte di Giulio Comini che toccava un traguardo record per la frazione, quello dei 105 anni. A festeggiarlo potremmo dire tutta la frazione, ed i tanti che nei paesi limitrofi lo hanno conosciuto in passato, oppure negli ultimi anni, attraverso i moderni social. E’ stato un pellegrinare, anche qualche giorno prima, cosi come qualche giorno dopo, da parte di tanti mezzanesi, cosi come quello dei parenti. Una gioiosa giornata, nonostante il grigio delle nuvole, illuminata dai tanti auguri, ben scanditi con uno striscione “105 Anni Auguri” posto sulla facciata dell’abitazione. Una appagamento sottolineato dallo stesso ultracentenario su Facebook con: “Grazie a tutti voi per gli Auguri di Buon Compleanno che mi avete mandato e per le tantissime persone passate a casa mia. Grazie per la grande e numerosa partecipazione. Una Gioia piacevole che ho provato nella mia anima insieme a tanta Felicità in questo giorno speciale dove ho raggiunto la bella età di 105 anni. L’aver ricevuto tantissimi messaggi, raggiunto circa cinquemila visualizzazioni e tante condivisioni mi ha commosso. Per tutti Voi una sola parola …. 

Grazie …. da Giulio Comini”.
Fra le tante visite: per le autorità amministrative comunali il vice-sindaco Marco Pari e la mezzanese consigliera delegata alla Biblioteca la Maria Mosca; quella di un giovane amico, indiano quindicenne ma ormai uno di noi, il quale sottolinea: ”Caro Nonno Giulio, tra poco compirai 105 anni, ovvero un secolo e cinque anni. Di persone cosi grandi e mature come te oggi al mondo ce ne sono poche. Sei un orfano, della 1^ Guerra Mondiale e un ex combattente della 2^ Guerra Mondiale, ma soprattutto un uomo onorevole che è riuscito a varcare la soglia dei 104 anni. La tua vitalità, la tua energia, la tua fermezza e il tuo animo coraggioso ti hanno permesso di avanzare d’età, ampliando il tuo bagaglio di conoscenze, facendoti vivere esperienze meravigliose nonostante i tuoi 100 anni e passa. Sai Nonno Giulio sei una di quelle persone che oggigiorno non si vedono più, tu leggi il giornale, mangi, ti muovi, esci all’aperto, senza farti tanti problemi o tante paranoie, mentre i giovani di oggi non fanno altro che rinchiudersi in una stanza davanti a qualche dispositivo tecnologico. Tu sei un grande, ogni volta che ti penso mi si apre un mondo infinito, immenso, sconfinato, perché m’immagino come tu abbia fatto a sopravvivere tutti questi anni, nonostante la guerra e tutti i disagi che le persone di una volta conducevano quando ancora non c’erano tutte le comodità che ci sono nell’epoca in cui viviamo”.
Significativa e ben accolta la visita dei bambini della Scuola Materna di Mezzane, accompagnati dalle Insegnanti, come avviene da un certo periodo. Anch’essi hanno riassunto quanto hanno vissuto. Riportiamo un loro scritto che descrive la vita di Nonno Giulio: “Tra le rughe che attraversano il volto di Nonno Giulio, si possono leggere tutte le storie di cui è stato protagonista nella sua lunga e per niente ordinaria vita. Storie di guerre, di lavoro nei campi, storie di fatica e sudore, storie di un uomo con una vitalità ancora oggi travolgente, con una allegria contagiosa ed a tratti commovente, che lo rende così simile ai nostri bambini, tanto da catturarne subito l’attenzione. E così Nonno Giulio, per un attimo, non è più solo il nonno di tutti noi, ma un nostro compagno di scuola, un amico, che si diverte a raccontarci momenti di vita che ancora ricorda con grande lucidità.
Più di tutto colpisce la serenità con cui rammenta anche i giorni più difficili. I bambini seduti a terra davanti a lui lo ascoltano, lo fissano con occhi attenti, come se lo conoscessero da sempre. Difficile non rimanere affascinato dalla storia della sua vita, dalla tenerezza che suscita quando racconta del padre morto in guerra (nell’ottobre del 1915 nella prima guerra mondiale!), del nonno che per lui aveva scelto il lavoro di campagna a cui si dedicò fin dall’età di 9 anni, delle continue chiamate alle armi, della sua passione per la fabbricazione di oggetti di uso comune, di giocattoli in legno, di trappole per topi, di arnesi e attrezzi di ogni genere. Nonno Giulio incanta perché ti permette di entrare nella sua storia, nella sua esistenza, nelle stanze della sua memoria, dalle quali fai ritorno solo se impari, come lui, ad amare la vita. Questo è ciò che desideriamo rimanga ben impresso nella mente e nei cuori dei nostri bambini: che la felicità vera si nasconde nella infinita bellezza delle piccole cose, nella semplicità del vivere quotidiano, nell’attaccamento alla propria terra, nell’affetto per i propri cari, nelle salite che incontreremo per raggiungere una meta. Grazie Nonno Giulio, da oggi abbiamo un nuovo amico”.
Si ringrazia Marino Marini

Condividi