Il tempo del weekend è un tempo desiderato e complesso. Cambiare il ritmo sostenuto della settimana non è sempre così semplice: talvolta succede che fermandomi, come in un tamponamento a catena, mi saltano addosso le cose da fare, per dovere e per piacere. Troppe, in un tempo sempre troppo corto: ed è subito sera, domenica sera. Alla faccia della mindfulness, la consapevolezza del momento presente, a volte la mente non riesce proprio a star ferma, a concentrarsi sul qui e ora: va avanti e indietro irrequieta, cerca di darsi delle priorità, ma in nessuna riesce a stare pienamente. Vado a camminare e penso al libro che vorrei leggere; leggo e penso alle carte sulla scrivania che richiedono tempo per essere smaltite, cucino e penso al bucato da ritirare, stendo la biancheria e penso agli armadi che richiederebbero le pulizie di Pasqua…. Altro che quiete, la mente saltella come i piedi sui sassi arroventati dal sole. E lo so che quella modalità di mente saltellante non fa bene, ma a volte -per fortuna non spesso- non riesco proprio a fermarla. Così è andato lo scorso fine settimana.
Dunque, il tributo al demone della smania l’ho pagato, e oggi mi sento libera e quieta.
Il bello della vita psichica è che scorre. Ora mi affido alla corrente, e cullata dal rumore della lavatrice e da quello della Kitchen Aid che impasta il pane, scrivo contenta queste parole.
Il cielo è sereno anche se un po’ lattiginoso. Sono nel flusso, l’anima sorride. Ora vado dal parrucchiere a coprire il grigio che avanza.
Buon weekend a tutti.
Vanessa